La storia di Kathleen: da Malta a Challand-Saint-Victor per scrivere nuove pagine di vita
Persone e storie
di Elena Rembado  
il 22/04/2025

La storia di Kathleen: da Malta a Challand-Saint-Victor per scrivere nuove pagine di vita

Il ristorante Lo Djassì in frazione Ville è rinato a nuova vita grazie a Kathleen Schembri

Kathleen Schembri, 53 anni, in ogni scelta della sua vita è stata guidata dalla parte emotiva e affettiva. Anche la decisione di trasferirsi a Challand-Saint-Victor, lei originaria di Malta e col mare nel cuore; dopo una lunga parentesi (non a caso) a Genova.

Da Malta a Genova

È in Italia da quando aveva 24 anni. A Malta ha conosciuto il suo futuro marito e, per amore e per costruirsi una nuova vita con lui a Genova, ha lasciato i suoi studi di psicologia e, dopo soli tre mesi, è andata a vivere dall’altra parte del Mediterraneo, a Genova, accompagnata dalla sua cagnolina Nikita, vissuta per ben 17 anni («l’unica che non mi ha mai tradito»).

Lì ha lavorato al Salone nautico e, dopo poco, ha aperto un ristorante in via Ippolito d’Aste che proponeva cucina locale. Lo ha tenuto aperto 5 anni, è stata un’esperienza dura, intensa e formativa, ma non sono mancate le difficoltà economiche, per cui, quando è arrivata una buona occasione, non ci ha pensato due volte e lo ha venduto e ha lavorato come commessa in un negozio outlet di abbigliamento in cachmere. Poi è arrivata una grave delusione sentimentale, ovvero un tradimento, sia pure confessato e sofferto.

Dal mare alle montagne

Così in Kathleen è scattata di nuovo la molla del cambiamento, il desiderio irrefrenabile di cambiare ambiente, passando dal mare alla montagna senza più voltarsi indietro.

«Ho visitato alcuni luoghi della Valle d’Aosta e ho capito che in mezzo alle montagne mi sentivo protetta, mentre uscendo dalla Valle e lasciandomi il Forte di Bard alle spalle mi risaliva l’inquietudine.

La montagna come rifugio

Arrivando poi a Challand-Saint-Victor, mi sono sentita in un luogo confortevole e ho deciso che nessuno mi avrebbe mai più messo i piedi in testa e avrei ricostruito la mia vita, improntata su lavoro e hobby, insieme alle cagnoline, negli anni diventate 5».

Per Challand è stato dunque un amore a prima e, trovata una casa in affitto nel centro del paese, è stata 5 anni da sola facendo lavoretti saltuari, tra cui pulizie negli alloggi, barista al Forte di Bard e pulizie alla piscina di Verrès. «Sono arrivata con una nuova pagina bianca da scrivere».

Acquistata una casa che stava andando all’asta, Kathleen ha iniziato a voler crescere professionalmente e ha frequentato corsi da bagnina, da istruttrice di nuoto e acqua gym e per insegnare acquaticità ai disabili, lavori che tuttora dopo 9 anni continua a svolgere.

Affitta inoltre, come case vacanza, due appartamenti nello stabile in cui vive. Unica nota negativa un’altra storia sentimentale molto triste.

Lo Djassì, un nuovo sogno che si avvera nella vita di Kathleen

«Passeggiando con le cagnoline, vedevo sempre chiuso il ristorante Lo Djassì – in patois era il deposito per le foglie per creare i giacigli alle mucche – e i proprietari, andati in pensione, mi chiedevano se conoscevo qualcuno per affittarlo. Sono entrata solo per vederlo e mi sono innamorata all’istante. E ho deciso di ridargli vita, a partire dal 1° aprile. Ho mantenuto lo stile che aveva, personalizzando con i suoi quadri e altre suppellettili».

Lo staff del ristorante

«Siamo in 8, in cucina io e Alberto, gli altri in sala. I dipendenti sono di età molto eterogenee, dal pensionato al ragazzo di 16 anni che deve ancora finire la scuola e per questo inizierà a giugno. Siamo un gruppo che vuole crescere insieme.

Amando molto cucinare, mi sono documentata sui piatti locali e ho inserito due piatti originali: i ravioli ripieni di gran gessato, mortadella, pancetta, salsiccia e filetto di maiale con fonduta e il risotto al vino di Grosjean con crema di formaggio.

Zainetti per le gite e cestini pic-nic, serate a tema Malta e Genova

Un’altra idea originale è lo zainetto per le gite e il cestino per i pic nic. Da giugno, saremo aperti tutti i giorni dalle 11 alle 23, proponendo anche la merenda sinoira. Adesso, solo a pranzo e a cena. Nei giorni feriali è previsto anche un menù degustazione a 25 euro tutto incluso e presto arriveranno le serate a tema con piatti tipici di Malta e di Genova, perché si volta pagina ma non si rinnega il passato».

Per il resto, a riempirle la vita, ci sono i suoi interessi, perfetti nell’ambiente montano: l’astronomia, la bici, la corsa, le passeggiate e la pittura. E, da ultimo, perfino lo studio del violino. La tavolozza delle emozioni è completa…

(elena rembado)

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