A Tuttofood incontro imprenditori e ambasciatori su export
Roma, 6 mag. (askanews) – Un confronto ad alto livello tra istituzioni, imprese e rappresentanti diplomatici italiani nei Paesi chiave per l’export. A promuoverlo a Tuttofood Coldiretti e Filiera Italia. L’incontro ha visto la partecipazione, in collegamento, di Massimo Ambrosetti, Ambasciatore italiano nella Repubblica Popolare Cinese, dell’Ambasciatore Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka e di Mariangela Zappia, Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti (in collegamento). Insieme a loro anche il segretario generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo e il presidente Ettore Prandini. Si sono susseguiti anche gli interventi di Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo SPA, di Renzo Cotarella, agronomo enologo e amministratore delegato della Marchesi Antinori e di Alessandro Squeri, direttore generale della Steriltom.
In un contesto che vede il nostro settore agroalimentare impegnato ad affrontare sfide crescenti, dai nuovi dazi di Trump ai conflitti ancora in corso in aree nevralgiche del mondo, Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, che ha coordinato il panel, ha ricordato come “l’instabilità politica e commerciale globale comporti rischi non solo economici, ma anche strategici, in termini di accesso ai mercati e competitività delle nostre eccellenze”. Scordamaglia ha anche spiegato che “la domanda mondiale di Made in Italy alimentare non solo resiste, ma continua a crescere. Questo successo si fonda su due pilastri fondamentali: da una parte la qualità e l’unicità dei nostri prodotti, dall’altra il valore sempre più riconosciuto del modello della dieta mediterranea”.
Scenari complessi che possono diventare opportunità, come ha sottolineato l’ambasciatrice Zappia, ricordando come il cibo italiano sia ormai un segmento imprescindibile della cultura enogastronomica USA, dove è riconosciuta e ricercata l’autenticità e l’esclusività dei nostri prodotti agroalimentari. In particolare, ha anche voluto evidenziare come sono e saranno sempre di più i giovani a guidare questa ricerca per prodotti autentici, del territorio e sostenibili.
Analisi diversa ma non meno ottimistica quella dell’ambasciatore italiano in Cina, Massimo Ambrosetti, che vede nello spazio di mercato che ancora dobbiamo conquistare un’infinità di opportunità per i nostri prodotti, che sono apprezzati ma non ancora conosciuti o compresi del tutto.
Delle opportunità legate ad Expo ha parlato l’ambasciatore Vattani, ricordando che Expo non solo può rappresentare una vetrina d’eccellenza per il nostro modo di produrre e valorizzare i nostri prodotti agroalimentari, grazie al Padiglione Italia, ma che può servire come punto di incontro sempre più solido tra il popolo giapponese e il cibo italiano.
“Incontri come questi hanno un rilevanza particolare – ha sottolineato il presidente Prandini – Solo attraverso il dialogo tra istituzioni e imprese possiamo costruire una presenza italiana forte, coerente e duratura nei mercati globali”.