Sulla Valnontey del futuro la disponibilità al dialogo del Parco
Il Parco Nazionale Gran Paradiso interviene sulle polemiche nate a proposito del progetto di riqualificazione della Valnontety
Tirato per la giacchetta da numerosi post e lettere aperte, soprattutto di turisti, il Parco Nazionale Gran Paradiso interviene sul futuro della Valnontey illustrato dal Comune in un incontro con la popolazione del villaggio.
«A seguito dei gravi eventi alluvionali che hanno colpito diverse valli del Parco, l’Ente ha prontamente risposto alle richieste pervenute, anche nel Comune di Cogne, stanziando un significativo contributo finanziario destinato al ripristino di sentieri e muretti a secco danneggiati, con l’obiettivo di tutelare e recuperare le infrastrutture tradizionali e il patrimonio escursionistico dell’area» precisa in una nota l’Ente.
«Successivamente, l’Ente è stato coinvolto in riunioni tecniche che hanno avuto come oggetto la progettazione di interventi per il recupero agro-pastorale del fondovalle, il ripristino temporaneo delle prese d’acqua a scopo irriguo e alimentare, nonché delle briglie sul torrente».
Incontri che non hanno «mai avuto come oggetto il rifacimento della viabilità esistente e le modalità di progettazione dei parcheggi, che sono, allo stato attuale, da quanto risulta dai comunicati dell’amministrazione locale, solo propositi e non ancora un vero e proprio progetto» precisa ancora la nota.
Il Parco però si dice «sempre disponibile al dialogo con tutti i soggetti istituzionali coinvolti soprattutto se questo sarà teso, in linea con le strategie già adottate per l’accesso al Colle del Nivolet in alta Valle Orco, alla ricerca di soluzioni che, senza incidere sullo sviluppo delle realtà locali, promuovano una mobilità sempre più sostenibile all’interno dell’area protetta, nel pieno rispetto della missione di conservazione del Parco».
Il progetto
Il progetto di ricostruzione e riqualificazione della Valnontety, illustrato da Comune e tecnici in un incontro con la popolazione residente del villaggio lo scorso 7 maggio, prevede sostanzialmente, oltre al ripristino delle reti tecnologiche sotterranee, alla realizzazione della strada, la realizzazione di un’autorimessa interrata e di un nuovo ponte carrabile all’inizio del villaggio e di una passerella pedonale più a monte.
Il rendering del nuovo volto della Valnontey con un ponte carrabile, una passerella pedonale e l’accesso a un’autorimessa interrata
La presa di posizione di Legambiente
Anche Legambiente ha voluto dire la sua sottolineando «l’imponente modifica di quello che era l’ambiente precedente e il fatto che non ci sia stato alcun iter di coinvolgimento pubblico. Dalle immagini si vedono una canalizzazione molto pesante del torrente, una cementificazione e urbanizzazione dei percorsi viari che ricordano quelle periferie nelle quali si costruisce da zero: cosa rimane della naturalità del luogo che attirava tanti turisti amanti della natura?».
Le repliche dell’amministrazione
L’amministrazione comunale di Cogne ha precisato che «ad oggi il solo progetto che ha iniziato l’iter autorizzativo è quello relativo ai sottoservizi» approvato anche dal Parco Nazionale Gran Paradiso, che entro due mesi sarà presentato il progetto definitivo della strada Cogne-Valnontey che ricalcherà il tracciato dei sottoservizi e che il rendering presentato «rappresenta solo una suggestione di quello che potrebbe diventare la Valnontey» precisando che l’obiettivo principale è rendere il villaggio una zona a traffico limitato e pedonale.
«La speranza è che non prevalga da parte dell’opinione pubblica la volontà di mantenere il villaggio di Valnontey un grande parcheggio a cielo aperto solo perché è sempre stato così» scrive l’amministrazione in una nota.
Gli studi effettuati sulla portata massima del torrente nell’ultima alluvione impongono che il nuovo ponte sia molto più alto e impattante, per questo motivo i tecnici Sertec e i tecnici regionali hanno proposto di spostarlo nei pressi dell’attuale piazzale per minimizzarne l’impatto visivo, realizzando poi una passerella pedonale per collegare i due nuclei abitati.
La passerella in legno pedonale
«L’ipotesi autorimessa interrata (allo stesso livello del nuovo ponte e dei prati, ndr) potrebbe nascondere le auto e creare nell’insieme un aspetto più gradevole all’intera frazione».Il futuro dell’intera Valnontey, precisa la nota, concordato in diversi tavoli di lavoro tra Comune, ente Parco e Regione, prevede la rinaturalizzazione del torrente a monte dei centri abitati; la realizzazione di arginature per salvaguardare i centri; la realizzazione di bonifica agraria solo nelle zone necessarie al mantenimento delle aziende agricole da sempre presenti nella vallata. Al Comune spetterà la riqualificazione e la protezione dell’abitato di Valnontey, la Regione si occuperà della viabilità, dei ponti e della messa in sicurezza dalla frana di Fenilia. Infine, sottolinea l’amministrazione, l’ipotesi progettuale, sarà presentata a tutti gli abitanti di Cogne «nella speranza che possano emergere idee e soluzioni alternative da poter valutare serenamente».
(er.da.)