L’arancia bionda tardiva di Trebisacce diventa Presidio Slow Food
Roma, 23 mag. (askanews) – L’arancia bionda tardiva di Trebisacce diventa Presidio Slow Food: otto i produttori che lavorano per salvare dall’abbandono i terreni dove, dopo l’arrivo della fillossera nell’Ottocento, gli agrumi presero il posto delle viti. La varietà matura più tardi rispetto a quelle che normalmente si trovano in commercio e rimane sulle piante fino a maggio o a giugno. Il frutto è molto dolce, particolarmente succoso e con una buccia sottile.
I terreni sui quali gli aranci crescono vengono chiamati vigne e oggi complessivamente coprono circa 90 ettari: sono divise tra 650 proprietari e ci sono appezzamenti piccolissimi. Gli otto produttori che aderiscono al Presidio dell’arancia bionda tardiva di Trebisacce coltivano un’area di circa quattro ettari.
«Rispetto ad altre arance, il frutto attraversa il suo periodo di maturazione sulla pianta e non nei frigoriferi – sottolinea Alberto Carpino, responsabile dei Presìdi Slow Food in Calabria – Ma oltre alle caratteristiche del prodotto in sé, ha valore il fatto che un gruppo di persone si sta impegnando per promuovere un altro pezzo di biodiversità calabrese: quando si forma una nuova comunità di produttori, di cuochi e di consumatori intorno a un prodotto è sempre una bella notizia».