Trump gela Ue (e Meloni) su dazi. Ora sperano sia solo tattica
Roma, 23 mag. (askanews) – E’ passata meno di una settimana ma la fotografia di Giorgia Meloni con J.D. Vance e Ursula von der Leyen appare già sbiadita. “Spero che sia un nuovo inizio”, era stato l’auspicio espresso il 18 maggio dalla premier, soddisfatta per aver messo intorno a un tavolo Usa e Ue per parlare di dazi.
La speranza è stata però frustrata oggi da Donald Trump che su Truth è tornato a farsi minaccioso: dato che i negoziati con Bruxelles “non portano a nulla” – ha scritto – “consiglio di applicare un’imposta diretta del 50% sull’Unione europea, a partire dal primo giugno 2025”. Il tycoon ha poi nuovamente descritto l’Ue come un organismo “creato principalmente per approfittarsi degli Stati Uniti nel commercio”. Parole che hanno provocato un immediato tonfo in borsa: le europee hanno bruciato 183 miliardi di capitalizzione con Milano che ha chiuso a -1,94%. Apertura in calo anche per Wall Street.
Il tempismo dell’uscita, peraltro, non appare affatto casuale: Trump ha scritto a poche ore dalla conversazione telefonica (calendarizzata da tempo) tra il commissario europeo responsabile del commercio Maros Sefcovic e il rappresentante Usa per il commercio Jamieson Greer. Una ‘coincidenza’ che, paradossalmente, può essere vista come un segno non completamente negativo. Se da Palazzo Chigi non arrivano commenti ufficiali e Antonio Tajani si trincera dietro un “no comment”, un ministro fa notare che quella di Trump “potrebbe, e lo speriamo, essere una tattica per mettere pressione all’Unione europea mentre sono in corso i contatti. Del resto non sarebbe la prima volta che il presidente Usa la spara grossa per poi fare marcia indietro”. In chiaro, da Città del Messico, il ministro degli Esteri ha detto di aver avuto “una lunga telefonata con Sefcovic parlando anche di contenuti, di quello che è la nostra linea: quella di arrivare ad un accordo. Nessuna guerra commerciale, l’obiettivo è sempre quello zero dazi, zero dazi”.
In attesa di sapere quale sarà l’esito del colloquio tra Sefcovic e Greer, l’Ue invita alla calma (lasciando intendere di non escludere un nuovo bluff). Il Commissario, ha detto a nome della Presidenza di turno polacca il sottosegretario allo Sviluppo Economico Michal Baranowski, continua ad avere “un dialogo produttivo” con l’America e dunque, anche oggi, non c’è “nulla di definitivo”. Bruxelles mantiene dunque fiducia sulla possibilità di arrivare a un “buon accordo”, nonostante le “montagne russe” di Trump.