Il cadavere di padre Dall’Oglio forse in una fossa comune in Siria. La sorella: fake news. Attese verifiche
Roma, 3 giu. (askanews) – In una fossa comune nei pressi di Raqqa in Siria sarebbe stato rinvenuto il cadavere di un uomo in abiti religiosi e si ritiene possa essere quello di Padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita romano scomparso il 29 luglio 2013 nel Nord della Siria, all’epoca occupato dallo Stato Islamico, dove si era recato per trattare la liberazione di alcuni ostaggi. Lo scrive il settimanale Oggi.
La notizia del possibile ritrovamento è stata riferita ad Oggi dal vescovo di Qamishlie nel Nord del Paese e confermata dal nunzio apostolico a Damasco, il cardinale Mario Zenari: “Sono stato informato ieri sera”, ha dichiarato l’ambasciatore della Santa Sede, “le indicazioni sulla località del ritrovamento e sull’identificazione di Padre Paolo non sono ancora precise. Abbiamo contattato i gesuiti presenti sul territorio ma non siamo ancora riusciti ad avere conferma”. La fossa comune vicino Raqqa sarebbe stata trovata da un gruppo di scavatori che fanno capo alle SDF (Forze Democratiche Siriane). Lo si apprende da fonti della Farnesina. Il Vescovo locale ha chiesto l`intervento del capo delle SDF, Mazloum Abdi per le verifiche necessarie. Per il momento non si hanno ancora conferme definitive. L`Ambasciata d`Italia a Damasco è in contatto con il Vescovo e con altre autorità per gli aggiornamenti del caso. “Spesso in questi anni sono uscite fake news, più volte si pensava di avere trovato il corpo di Paolo e così non era. Colgo l’occasione per ribadire che Paolo quando stava a Raqqa non era vestito da religioso ma era in abiti civili. Non so neanche se avesse un simbolo religioso. Ho parlato con il magistrato e, a prescindere da questi aspetti, non è una notizia vera”, lo ha detto Francesca Dall’Oglio, sorella di Padre Paolo Dall’Oglio, intervistata da Rainews 24 sul possibile ritrovamento del cadavere del fratello in una fossa comune a Raqqa in Siria. “Intorno alla sorte di mio fratello ci sono giochi che toccano anche aspetti internazionali”, ha sottolineato ancora Francesca Dall’Oglio.
Intanto, gli inquirenti della Procura di Roma hanno delegato il Ros dei carabinieri riguardo le informazioni diffuse nelle ultime ore riguardo il presunto ritrovamento del corpo di padre Paolo Dall’Oglio, il missionario gesuita scomparso il 29 luglio 2013 nel nord della Siria. I magistrati mantengono il più stretto riserbo sul caso e confermano la massima prudenza. Nessun commento rispetto a quanto veicolato riguardo il cadavere di un uomo, in abiti religiosi, rinvenuto in una fossa comune vicino la località di Raqqa. Nel 2023 il tribunale archiviò il procedimento. Nel lungo tempo delle indagini non è mai arrivata alcuna certezza tanto da far pensare ad una quasi immediata
conclusione tragica del sequestro.