Next Generation Rafting Cup in Serbia: 2 medaglie d’oro per il team dell’Associazione Viola
Il Rafting Adventure di Villeneuve ha coinvolto le violette nel progetto RaftPink tra Italia, Croazia e Serbia
Next Generation Rafting Cup in Serbia: 2 medaglie d’oro per il team dell’Associazione Viola.
Sono tornate a casa con una doppia medaglia d’oro (categoria RX e Slalom) le 4 violette dell’associazione Viola che nei giorni scorsi hanno partecipato a Kraljevo, in Serbia, alla competizione internazionale Next Generation Rafting Cup.
Le 4 violette
Sono Rubina Grangeon, Tiziana Frassy, Laura Voyat e Franca Angela Aiello che hanno partecipato alle gare del progetto Rafting Can be Pink.
Il progetto RaftPink
RaftPink è un progetto europeo nato nel 2025 dalla collaborazione tra Italia, Croazia e Serbia, con l’obiettivo di far conoscereil rafting, non solo come attività agonistica e ricreativa, ma come sport fondamentale per il miglioramento del benessere psicofisico delle donne che hanno affrontato o stanno affrontando cure oncologiche.
Anche l’Associazione Viola è stata coinvolta in questo progetto grazie al Rafting Aventure di Villeneuve.
Un’opportunità di rinascita che, utilizzando il potere dello sport di squadra, favorisce il supporto reciproco e il recupero fisico ed emotivo.
Inoltre, rappresenta un’occasione unica per stare insieme, condividere esperienze e creare legami significativi, scoprendo insieme la forza del gruppo e del sostegno reciproco, oltre che la connessione con l’acqua e con la natura.
La Next Generation Rafting Cup
Il team vincente
Le 4 violette sono state accolte da freddo e pioggia dopo 12 ore di viaggio, ma non si sono fatte demoralizzare e, nonostante gli imprevisti, si sono godute l’esperienza, affrontando insieme le difficoltà, sia tra le onde che fuori dall’acqua.
«Per noi partecipare a questo progetto è stata una preziosa opportunità – racconta Tiziana Frassy, vicepresidente di Viola -. Ci ha permesso di conoscere uno sport di cui sapevamo veramente poco, ma che si è rivelato uno strumento utile per creare una forte sinergia tra le donne.
Si sta formando un gruppo sempre più affiatato che ha voglia di trascorrere il proprio tempo libero in mezzo alla natura, mettendosi in gioco e al tempo stesso andando alla scoperta degli angoli un po’ meno conosciuti della nostra vallata, osservandoli da un punto di vista differente.
Andare in Serbia ci ha permesso di confrontarci con altre realtà e di partecipare a una competizione a livello europeo, è stato davvero emozionante e ricaricante, un’opportunità unica».
Lottare e andare avanti, anche controcorrente
Perché il rafting?
«Il rafting è per Viola una metafora delle sfide che la vita pone, giorno dopo giorno, in particolare quando si deve affrontare una diagnosi di tumore: di colpo ci si trova in mezzo a un fiume tormentato, con onde continue capaci di travolgerci, possiamo essere sopraffatte dalla paura, ma è solo con coraggio che riusciamo a farci trasportare dalla corrente senza creare resistenza e a raggiungere così le zone in cui il fiume finalmente si calma.
La pagaia è l’energia con cui dobbiamo lottare per andare avanti anche controcorrente e le nostre compagne di squadra sono la nostra forza, perché avendo vicino delle persone veramente amiche riusciamo a rendere tutto un po’ meno faticoso e solo remando tutte insieme riusciamo a prendere la direzione giusta e andare sempre più lontane» spiegano le violette.
Un sentito ringraziamento va a Danilo Barmaz per aver coinvolto nel progetto l’Associazione e a sua figlia Gail, responsabile del Rafting Aventure di Villeneuve, per la calorosa accoglienza.
Grazie a Letizia Lauri, guida certificata F.I.Raft (Federazione Italiana Rafting), per la sua grande disponibilità e pazienza, e un ringraziamento speciale a Nicolò Di Marco, anch’egli guida F.I.Raft, che con competenza, gentilezza ed empatia ha accompagnato il nostro gruppo in Serbia, portandoci a conquistare con entusiasmo e determinazione il primo premio dell’Eurocup Women 2025».
Nella foto in alto, Nicolò Di Marco con Rubina Grangeon, Tiziana Frassy, Laura Voyat e Franca Angela Aiello.
(re.aostanews.it)