Emozioni al tramonto, riso e dolci stellati per i 10 anni di Skyway, «la funivia con un’anima»
1.500 le persone che sono salite ieri, martedì 10 giugno, per festeggiare il decennale di Skyway, l'iconica funivia rotante; applausi al dolce e al risotto degli chef stellati Cracco e Sacco
«Dobbiamo essere pronti a rinnovare, ripensare e risalire ancora, con la forza di quei pionieri perché la ricerca dell’eccellenza è una salita che non finisce mai. Buon compleanno Skyway, funivia con un’anima».
Federica Bieller, presidente delle Funive Monte Bianco ha aperto così la cerimonia ufficiale per il 10° compleanno di Skyway, l’iconica funivia rotante del Monte Bianco, dopo le immagini in bianco e nero dei pionieri che erano saliti lassù 70 anni prima, lascito di Gioachino Gobbi al quale la presidente rivolge un pensiero.
Skyway, visione collettiva
Bieller parla di Skyway come di una visione collettiva, una somma, « di chi l’ha sognata la prima volta, di chi ha avuto il coraggio di sostenerla e finanziarla, di chi l’ha realizzata e autorizzata, di coloro che la promuovono e la valorizzano, dei nostri preziosi collaboratori che ogni giorno cercano di renderla migliore».
«Grazie a chi ha creduto in un’idea che sembrava impossibile. Grazie a chi ogni giorno la rende concreta. Grazie a questa montagna così straordinaria, che ci ridimensiona rispetto alla grandezza e magnificenza della natura.E, infine, grazie ad ogni persona che, salendo, ha lasciato a valle un peso e trovato in cima una luce» aggiunge la presidente.
Bieller ha ricordato che sì, Skyway «è nata per portarci in alto. Ma non solo in senso fisico, non è solo un moto a luogo, ma moto dentro noi stessi. È una scintilla che ci spinge ad andare in alto. Sempre un po’ più in alto. La vera altezza non si misura in metri, ma in visione, in rispetto, in valore condiviso».
E proprio per rispettare quella condivisione, Funivie Monte Bianco ha voluto festeggiare il decennale con un evento aperto ai visitatori, «perché Skyway Monte Bianco appartiene a tutti».
Paolo Crepet e Federica Bieller
Una festa stellata
Di salita e elevazione ha parlato anche lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet dal palco del Cinema Alpino, sollecitato dalle domande di Bieller.
«Bisogna elevarsi, elevare i bambini farli guardare in su e non in giù» sottolinea Crepet, che un po’ affaticato dalla quota ricorda: «Bisogna sapere aspettare, chi va in montagna sa che ci sono delle tappe, che occorre sedersi, aspettare in attesa di ciò che verrà».
1.500 le persone che hanno approfittato del biglietto speciale a 10 euro per festeggiare i 10 anni di Skyway.
Ad attenderle nove postazioni con assaggi stellati, degustazioni e gadget oltre all’impagabile vista del tramonto con nuvole veloci spazzate dal vento, ai 3.466 metri della Terrazza dei ghiacciai di Punta Helbronner.
Applausi al Mountain Bar per la minicake di Carlo Cracco, che si è prestato a selfie e strette di mano, e, nell’area esterna del Pavillon, per il mega risotto ai sapori alpini preparato nella Guendalina, la speciale casseruola da 1 mero e 40 di diametro, di chef Marco Sacco.
Carlo Cracco e il Dolcennale per i 10 anni di Skyway
Tra pani artistici, bollicine di alta quota, miniburger e cocktail griffati Bruno Vanzan, il concerto La Dolce Vita di Alessandro Ristori, incredibile performer di indimenticabili successi degli anni 60 e 70, ha accompagnato l’ultima salita di Skyway per assistere, da Punta Helbronner, il punto più basso del cielo, al tramonto che ha colorato il cielo e accompagnato il sorgere della luna piena.
Come dice Crepet: «Cerca la luna, e se proprio ti va male sarai seduto tra le stelle».
(erika david)