Small talk senza frontiere: come brillare nelle conversazioni internazionali
Roma, 13 giu. (askanews) – Con le vacanze estive ormai all’orizzonte, le occasioni per viaggiare si moltiplicano. Conoscere gli argomenti di conversazione più diffusi nei vari Paesi può rendere lo “small talk” più naturale e interessante, favorire la comprensione reciproca ed evitare momenti imbarazzanti o fuori contesto per l’interlocutore.
Per questo, informa una nota, gli esperti linguistici di Babbel, l’app che promuove la comprensione reciproca attraverso le lingue, hanno esplorato di che cosa si parla nel mondo quando si fanno “quattro chiacchiere” con amici, colleghi, conoscenti o con perfetti sconosciuti .
“Sebbene quello del clima e della burocrazia – dall’innalzamento delle temperature ai lunghi tempi per ottenere un documento – siano tra gli agganci tematici estremamente comuni in più Paesi per iniziare una conversazione, esistono delle differenze culturali che è utile conoscere per apprezzare davvero le sfumature locali. Ad esempio, se in Italia e in Brasile rompere il ghiaccio con un commento informale è visto come un gesto di cortesia, in Francia il silenzio non è percepito come imbarazzante, ma è parte stessa della conversazione e dello scambio” afferma Esteban Touma, Senior Content Producer e insegnante di Babbel.
Un modo molto diffuso per “attaccare bottone” e creare legami in Germania è quello di lamentarsi di problematiche comuni – dai ritardi dei treni agli affitti eccessivi, fino alle casse self-service che non funzionano – nello spirito del “mal comune, mezzo gaudio”. “Das Meckern” (la lamentela) è un vero e proprio rito sociale in questo Paese, purché resti un momento di cameratismo “costruttivo”, rispetti dei toni ironici e non scivoli nella negatività. Un altro ottimo punto di partenza per fare quattro chiacchiere è il calcio: si parla spesso, non solo con i fan più sfegatati di questo sport, dell’attuale “predominio” del Bayern Monaco o delle delusioni legate ai risultati dei club calcistici tedeschi a livello nazionale ed internazionale.
Qui il silenzio è d’oro: i cugini francesi non amano colmarlo con discorsi di convenienza e tendono a preferire conversazioni più significative; per questo motivo spesso il loro “small talk” prende una piega più filosofica ed intellettuale. Tra i temi attualmente più discussi con conoscenti, colleghi e famigliari ci sono le uscite di film e serie TV, soprattutto se accompagnate da dibattiti o controversie. Anche la partecipazione del Paese ad eventi – sportivi, culturali e musicali – europei diventa un’occasione per condividere interessi, punti di vista e consigli. Un argomento sorprendentemente efficace per conquistare il cuore dei francesi quando si fa small talk è quello degli scioperi: non tanto per discuterne in chiave politica, quanto come momento collettivo tra notizie, esperienze e racconti. Con l’estate alle porte, inoltre, i piani per le ferie (che si svolgono generalmente tra luglio ed agosto) domineranno le conversazioni: è infatti comune chiedere se si è un “aoûtien” (chi va in vacanza ad agosto) o un “juillettiste” (chi va in vacanza a luglio).
Gli statunitensi amano fare small talk persino con gli sconosciuti, è una vera e propria abitudine. Tuttavia, esistono delle differenze regionali per quanto riguarda il tono delle conversazioni: il Sud è noto per essere più amichevole ed ospitale, il Nord-est per uno stile più diretto e pragmatico mentre l’Ovest si distingue per un approccio più rilassato e spontaneo. Vi sono però alcuni temi che mettono tutti d’accordo: lo sport (con le performance delle principali leghe sportive) ed il lavoro (per gli statunitensi la professione è un elemento identitario molto forte, al punto da essere uno dei primissimi argomenti trattati quando si fanno nuove conoscenze).
La celebre “politeness” inglese fa sì che le conversazioni casuali nel Regno Unito si mantengano su toni leggeri: si è soliti chiedere “how is life treating you?” e “how are you getting on?”, ma senza una reale volontà di approfondire il dialogo. Una curiosità: offrire una tazza di tè può essere un modo per sfuggire allo small talk in ufficio ed avere così un momento di serenità oppure un escamotage per riempire silenzi imbarazzanti.
Le persone amano (anche con ironia) parlare del traffico, che congestiona e paralizza numerose città brasiliane come Rio de Janeiro, San Paolo e Belo Horizonte, e degli effetti del cambiamento climatico, come per esempio l’aumento delle temperature, in particolare nelle regioni centrali e settentrionali del Paese. Infine, il calcio è una passione nazionale che accende i cuori dei brasiliani: un tema che non manca mai… sul posto di lavoro, al bar o persino in taxi!
Dato che il cibo rimane un must per gli italiani, la gastronomia è un terreno sicuro per rompere il ghiaccio. Gli italiani ne parlano ovunque: sia che si tratti di discutere amichevolmente su quale sia la ricetta migliore per preparare uno specifico piatto che di presentare un nuovo locale assolutamente da provare o di programmare già il prossimo pasto. “Un mio amico pakistano è rimasto sorpreso dalla mia conoscenza dell’inglese quando ho usato il verbo “stir”, “mescolare”, parlando di tiramisù” racconta Valerio Vitale, utente di Babbel, dimostrando come il cibo possa diventare un ponte linguistico nelle conversazioni internazionali. Oltre alla cucina, anche le ultime tendenze del mondo dei social, soprattutto provenienti da TikTok, occupano le chiacchiere quotidiane, anche sul posto di lavoro. Infine, non c’è da stupirsi che si discuta molto di politica, dagli scenari internazionali (come, per esempio, i dazi imposti da Donald Trump) fino alle ultime decisioni del governo: ognuno vuole dire la sua!
Da un confronto con un’altra ricerca qualitativa sullo “small talk” condotta da Babbel nel 2017, emerge come alcune tematiche a distanza di anni continuino ad essere predominanti nelle conversazioni di diversi Paesi, come il cibo in Italia e gli scioperi in Francia. Il meteo, un tempo considerato un “classico” prettamente britannico, è diventato oggi un argomento di discussione molto più in voga nel mondo, anche a causa dell’intensificarsi delle alterazioni climatiche. È interessante anche l’evoluzione dello small talk in Brasile: se nel 2017 si spaziava tra argomenti che andavano dai neonati alla politica, oggi le conversazioni quotidiane si concentrino maggiormente su traffico, eventi climatici estremi e sport.
Come evidenziano gli esperti di Babbel, lo small talk si rivela dunque non solo un modo per rompere il ghiaccio, ma anche uno specchio delle trasformazioni culturali e sociali: osservare come siano cambiati i temi delle conversazioni informali aiuta a comprendere meglio le dinamiche della società contemporanea.