Limite mandati dei sindaci: la Regione si costituisce contro impugnativa Cdm
Nell'occhio del ciclone la legge regionale 4 del 3 marzo 2025 che prevede l'election day Regionali e Comunali
La Regione Valle d’Aosta si costituisce nel giudizio di legittimità costituzionale promosso dal Consiglio dei ministri che ha impugnato la legge regionale nr. 4 del 3 marzo 2025 “Misure urgenti per lo svolgimento delle consultazioni elettorali nell’anno 2025”, limitatamente all’art. 3, commi 1 e 4.
La norma prevede, tra l’altro, lo svolgimento contestuale nel prossimo autunno delle elezioni comunali e regionali, oltre che il limite dei mandati (4) per i sindaci.
Secondo il Cdm, la legge 4 della Valle d’Aosta è in contrasto con la Costituzione ed è contro il Tuel (Testo unico degli enti locali).
La presa di posizione del Governo
Per il Cdm, i quattro mandati per i sindaci introdotti dalla legge 4 contrastano con la normativa nazionale che indica l’assenza di limiti per i Comuni al di sotto dei 5000 abitanti; stesso dicasi per il divieto di nominare assessori tecnici, cioè non eletti in Consiglio, anche questo in difformità rispetto al Tuel e il limite previsto per coniugi, parenti e affini di primo grado di sindaco e suo vice a far parte della giunta, mentre il Tuel indica il divieto di far parte della giunta a parenti e affini di terzo grado del sindaco.
(re.aostanews.it)