Affaire Cva, Perron: «abbiamo smascherato gli interessi politici sull’azienda»
Ha ribadito il consigliere leghista Simone Perron ai quali non piacciono le commistioni tra politica e affari, intervenendo nel dibattito sulla mozione di Pcp. Immediate le reazioni di Marguerettaz e Grosjacques: «Non faccia il ventriloquo di Cva e verifichi meglio»
Cva, Perron: «abbiamo smascherato gli interessi politici sull’azienda». Lo ha ribadito il consigliere leghista Simone Perron ai quali non piacciono le commistioni tra politica e affari, intervenendo nel dibattito sulla mozione di Pcp, respinta con 16 voti favorevoli e 19 astensioni. Immediate le reazioni di Marguerettaz e Grosjacques: «Non faccia il ventriloquo di Cva e verifichi meglio».
L’intervento
«Abbiamo smascherato gli interessi politici su Cva. Comunque vada, colleghi dell’Union è una débacle – ha detto con voce tonante -. Avete utilizzato la minoranza per strumentalizzare le vostre lotte intestine (il presunto braccio di ferro Testolin-Marguerettaz sul rinnovo dei vertici di Cva ndr). Sul caso Fassin (dimissionario dal collegio sindacale di Eos Cva per la fuga di notizie ndr), Lei, collega Grosjacques, ha confermato tutto quanto successo. La Lega aveva ragione. C’è un tema di conflitto di interessi l’avete che avete sollevato voi – quello legato al presidente della IV commissione Rosaire, risolto -. Seguo sempre la vostra pista, colleghe di Pcp. Vogliamo politicamente stabilire che c’è una serie di legami, legittimi per carità, ma che alla lunga provocano il deterioramento della classe dirigente.
Marguerettaz, non faccia il ventriloquo di Cva
«Paradossalmente l’estrema destra e l’estrema sinistra pare godano nell’immaginare delle fratture nel gruppo dell’Union – ha tuonato in aula il capogruppo dell’Uv Aurelio Marguerettaz -. Sommessamente ricordo che eravamo in 7 e ora siamo in 11. Abbiamo dimostrato doti di sintesi sempre. Il gruppo unionista è coeso ma giustamente ci sono modi di approccio diverso agli argomenti. Io rappresento lo scetticismo professionale sulla base dei contenuti. Perron, non prenda per oro colato l’house organ della Cva che ha comunicato di aver speso 2.500 per forniture dall’azienda di Rosaire. Io dico, verifichiamo. Scetticismo professionale è la parola d’ordine. Perron, faccia l’indagine sugli eventuali conflitti di interessi nel collegio sindacale di Eos. Non faccia il ventriloquo di Cva, Perron (il consigliere aveva adombrato un complotto ai danni di Cva ndr).
Grosjacques, nessun conflitto di interessi
Ha sbottato l’assessore Giulio Grosjaques: «La delibera 1122 dell’ottobre del 2023 (Perron aveva adombrato un conflitto di interesse per Grosjacques ndr) non riporta il mio nome sul frontespizio. Io mi sono assentato alla votazione. Potevo perorare la causa dell’azienda per la quale lavoravo – l’Alga srl della famiglia Berger – e poi astenermi. Ma non l’ho fatto. Sono uscito su una delibera contro un’azienda per la quale lavoravo. A Lei, Perron, l’operazione trasparenza della maggioranza non piace. Non ci spaccheremo sulle nuove nomine in Cva. Tutti abbiamo l’obiettivo di approfondire».
Lapidario Perron: «Io attacco ciò che considero un sistema».
Rivolgendosi a Perron la consigliera Chiara Minelli ha chiarito: «Nessuno ha smascherato nulla. Lei legge troppi romanzi gialli o mangia pesante la sera».
L’intervento del presidente
Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha condiviso «la necessità di garantire trasparenza, verifiche e controlli, e di avere una lettura chiara del percorso di sviluppo aziendale di Cva. In questo percorso, sono stati riconosciuti elementi vincenti, come un Piano strategico adeguato, che punta alla diversificazione e che è nato dall’opportunità derivante dall’uscita dalla legge Madia. Da questa uscita derivano le decisioni che hanno modificato la vision della Società, le possibilità di intervento, ma anche i mezzi, le procedure e le tempistiche degli stessi interventi. Ora, a valle di queste scelte, occorre attivare degli “anticorpi”».
Più potere a Finaosta
Ha concluso Testolin: «si tratta di processi che devono essere equilibrati e tenere conto di una situazione in cui non vi è un ruolo di direzione e coordinamento, per non pregiudicare altri aspetti, oltre che della necessità di una valutazione tecnica complessiva. Questo è il compito che Finaosta deve portare avanti, e sono convinto che questo percorso sia pienamente nelle corde dell’attuale governance di Finaosta e in linea con le nostre aspettative».
(da.ch.)