Stadio Roma, Comitati a assessore Veloccia: vergogna e dimissioni
Roma, 20 giu. (askanews) – “Quando un assessore del Comune di Roma riesce a smentire anni di finta propaganda sull’ecologismo di un progetto su cui punta la sua stessa rielezione, vuol dire che questo ass.re dovrebbe dimettersi”. I comitati del ‘no’ allo stadio della As Roma a Pietralata replicano con un lungo post social al comunicato dell’assessore capitolino all’Urbanistica Maurizio Veloccia che, a valle del sopralluogo nell’area, ha lodato la possibilità di creare nell’area della nuova infrastruttura sportiva 9 ettari di verde.
“Quando un assessorre del Comune di Roma, nel tentativo di addossare a terzi i propri ritardi e responsabilità, parla prima di occupanti e poi di detentori – continua il post dei Comitati – bullizzando un padre di 4 figli reo di aver combattuto per la propria attivita commerciale legittima (come riconosciuto dal Tar), questo assessore dovrebbe vergognarsi. Quando un assessore del Comune di Roma, che dice di lottare per l’ ‘adattamento al cambiamento climatico’, parla di verde pari a 9 ettari, di cui 1 ettaro per campi sportivi e la restante parte fatta di aiuole, piste ciclabili e pedonali, vantandosi di 819 nuove piantumazioni (ovvero 1 albero ogni 109 mq), questo ass.re dovrebbe tornare a studiare cosa sia un’opera green”.
“Finalmente, purtroppo con enorme ritardo, lo stesso assessore ha però parlato di Rome Technopole, Istat e Facoltà universitarie – attaccano i comitati – costruzioni a lui sfuggite durante i passaggi amministrativi precedenti e non contemplate in nessun conteggio inerente ai parcheggi, al traffico o ai flussi di utilizzo dei mezzi pubblici o all’inquinamento – continuano i comitati -, dimenticandosi volontariamente dei 500.000 metri cubi dell’area di Rfi limitrofa. Ancora una volta siamo costretti a ringraziarla assessore, perchè ci consente di mostrare e ribadire quel che abbiamo sempre detto: per voi la parola ‘riqualificazione è sinonimo di cementificazione e speculazione, il tutto, davanti ad un ospedale di cui vi dimenticate spesso l’esistenza”.
“Rispetto a quanto mostratoci nel dibattito pubblico fuffa del 2023, è dimezzato il numero degli alberi, diminuiscono di 1/2 ettaro le aree a verde (aiuole e camminamenti), sconpaiono gli spazi destinati alla collettività – attaccano ancora le associazioni -. Anche il suo ultimo tentativo di propaganda sul verde e di addossare a terzi le colpe dei fallimenti e delle inadempienze dei suoi uffici, è fallito”.
“Noi siamo per una Roma da vivere, lei è schierato per una Roma da sfruttare – concludono -. Sì al parco, Sì all’ospedale, no allo stadio di Veloccia”.