Aosta, elezioni: accordo tra Uv e Autonomisti di centro per il dopo Nuti
Siglato l'accordo programmatico tra Union Valdôtaine, Rassemblement Valdôtain, Stella Alpina e Pour l'Autonomie che sarà ufficializzato nei prossimi giorni. I movimenti puntano alla discontinuità e aprono la porta a Forza Italia e Pd, non alle "ali" estreme
Alle prossime elezioni per il sindaco di Aosta ci sarà un blocco autonomista con UV e Autonomisti di centro e aperture nei confronti di Forza Italia e Pd.
Alla vigilia del penultimo consiglio comunale del capoluogo, ecco una notizia che spariglia le carte (e agita gli animi) in vista della prossima tornata elettorale, dove ormai quasi sicuramente non si vedrà più il sindaco uscente Gianni Nuti, sacrificato sull’altare della discontinuità.
Elezioni: accordo Uv – Autonomisti di centro
Nato nel corso del weekend, l’accordo tra Union Valdôtaine e Autonomisti di centro (Stella Alpina, Rassemblement Valdôtain e Pour l’Autonomie) è stato concretizzato nella serata di lunedì con i passaggi nei vari organi dei partiti coinvolti.
I dettagli saranno svelati nei prossimi giorni, ma alcuni aspetti sono già praticamente certi e si basano su un documento programmatico che definisce un blocco autonomista per le prossime elezioni comunali di Aosta.
Questo blocco sarà aperto anche alle forze moderate nazionali (Pd e Forza Italia) e punterà molto probabilmente sulla discontinuità nei confronti dell’amministrazione uscente, sia a livello di figure apicali che a livello programmatico.
Esclusi anche gli estremi, ossia la sinistra da una parte (da AVS-Rete Civica in giù) e la destra dall’altra (Lega e Fratelli d’Italia).
Rimane l’incognita, invece, su La Renaissance, che aveva già in tasca un accordo con tutto il centrodestra unito, con candidato sindaco designato Giovanni Girardini.
Sul tavolo del nuovo accordo ci sarebbero già alcuni nomi, ma Uv e Autonomisti di centro attendono la partenza del progetto e il lavoro di interlocuzione con le forze moderate ed eventualmente nuove realtà civiche prima di stringere il cerchio intorno ai futuri candidati.
Le reazioni
La notizia ha creato scalpore nell’arena politica aostana, anche se la possibilità di un accordo del genere era già stata anticipata in maniera dettagliata da Gazzetta Matin due settimane fa.
«Attualmente non commentiamo agenzie di stampa – taglia corto il segretario del Pd, nonché presidente del consiglio comunale di Aosta, Luca Tonino -. Attendiamo un incontro ufficiale, che chiederemo a breve, per capire cosa stia accadendo».
Elio Riccarand, AVS-Rete Civica, non le manda a dire.
«L’abbiamo appreso dai giornali e crediamo sia una pessima cosa – esclama Riccarand -. Ci sembra una scelta disdicevole da parte dell’Uv. Credo che la maggioranza, con il sindaco Nuti, abbia garantito un buon governo. Si può essere critici su alcuni passaggi, ma c’è stata un’attività intensa e qualificata».
Elio Riccarand rincara la dose.
«Non capiamo l’esigenza dell’Uv, parte di questa maggioranza anche con la vice sindaco e un assessore, di disconoscere il lavoro fatto – conclude -. Ci sembra che si tratti solo di una manovra che non guarda agli interessi della città, ma a giochi di potere a livello regionale. Il futuro? Sicuramente penseremo a un’alternativa».
(alessandro bianchet)