Dazi, Giappone si prepara a prossima tornata negoziale con Usa
Roma, 25 giu. (askanews) – Il Giappone si prepara alla prossima tornata di colloqui con gli Stati uniti per evitare l’imposizione di dazi punitivi decisi dal presidente Usa Donald Trump. Oggi il primo ministro Shigeru Ishiba ha ricevuto il ministro per la Rigenerazione economica e negoziatore principale Ryosei Akazawa, che partirà il 26 per Washington, per allineare le linee guida in vista dei colloqui.
Akazawa sarà a Washington per quattro giorni a partire dal 26 per discutere con l’amministrazione Trump dei dazi statunitensi. Si tratta della sua settima missione negli Usa, durante la quale intende incontrare il segretario al Tesoro Scott Bessent e il segretario al Commercio Howard Lutnick.
Ishiba e Akazawa hanno parlato per circa cinquanta minuti nella residenza ufficiale del premier, alla presenza anche del capo di Gabinetto Yoshimasa Hayashi, di fatto numero due del governo. Dopo aver preso atto che, nel recente vertice bilaterale tra i due leader, non si è giunti a un accordo, hanno concordato le strategie e gli obiettivi per i prossimi negoziati ministeriali.
“Stiamo preparando tutti i materiali necessari per presentare argomentazioni convincenti. Il primo ministro Ishiba mi ha dato numerose indicazioni, ma preferisco non entrare nei dettagli. Continuerò a condurre con impegno le consultazioni, mirando a un’intesa che tuteli il nostro interesse nazionale e sia accettabile per entrambe le parti”, ha detto Akazawa dopo l’incontro.
Secondo il cosiddetto regime tariffario reciproco di Trump, annunciato il 2 aprile, quasi tutti i Paesi del mondo sono stati colpiti da un dazio base del 10%, mentre il Giappone si trova ad affrontare una tariffa aggiuntiva specifica del 14%, per un’aliquota complessiva del 24%.
Il Giappone è stato inoltre interessato dal dazio extra del 25% sulle automobili. Da metà aprile, Tokyo ha presentato a Washington un pacchetto di proposte, che secondo fonti vicine ai negoziati, include iniziative congiunte sulle catene di fornitura di semiconduttori e minerali critici, cooperazione nella cantieristica navale, un aumento delle importazioni agricole statunitensi e semplificazioni delle normative di sicurezza per le auto prodotte all’estero.
Un successo nei negoziati sui dazi con gli Usa, inoltre, è doppiamente importante per Ishiba, che deve affrontare una rischiosa tornata elettorale il mese prossimo.