Dipendenze, Charles Swenson in Italia visita il Centro San Nicola
Roma, 25 giu. (askanews) – Charles Swenson ha visitato il Centro San Nicola a Piticchio, frazione di Arcevia in provincia di Ancona. Il celebre psichiatra americano, tra le principali autorità a livello mondiale nel campo della terapia dialettico-comportamentale, ha scelto proprio il Centro San Nicola per visitare – per la prima volta in Europa – un centro di eccellenza per il recupero dalle dipendenze con particolare specializzazione nella terapia dialettico-comportamentale.
Professore associato di Psichiatria presso l’Università del Massachusetts Medical School e responsabile del Dipartimento di Salute Mentale del Massachusetts centrale e occidentale, informa una nota, Swenson vanta oltre 30 anni di esperienza nel trattamento delle dipendenze con la terapia dialettico-comportamentale. È stato il primo professionista autorizzato da Marsha Linehan – la psicologa clinica che per prima ha elaborato la terapia dialettico-comportamentale – a condurre training intensivi di DBT. Swenson è inoltre autore del testo “DBT Principles in Action: Acceptance, Change, and Dialectics” – I principi della DBT – pubblicato in Italia da Raffaello Cortina Editore.
Il Centro San Nicola nasce nel 2012 – approfondendo l’esperienza più che trentennale nel campo delle dipendenze sviluppata dalla Casa di Cura Villa Silvia di Senigallia, rinomato centro convenzionato con il sistema sanitario nazionale. A differenza di altri centri di recupero, il Centro San Nicola, offre un programma terapeutico breve e intenso – il periodo di permanenza standard nella struttura è di soli due mesi – ma poi prosegue grazie all’impegno di una rete che sostiene le persone dipendenti anche una volta finita la terapia. Fondatore del centro è Vincenzo Aliotta.
“Siamo stati profondamente onorati – ha sottolineato l’amministratore delegato del Centro San Nicola, Filippo Aliotta – di aver ricevuto la visita del Professor Swenson presso il nostro Centro San Nicola. È la prima volta che il professor Swenson visita un centro di recupero in Europa, e questo è un grande riconoscimento per il lavoro che stiamo facendo. La sua visita segna un momento importante, che attesta l’efficacia e la qualità dei trattamenti che offriamo, anche grazie alla Dialectical Behavior Therapy (DBT), una terapia che ha dato risultati straordinari nei nostri percorsi di recupero. Il professor Swenson è un esperto riconosciuto a livello mondiale nel trattamento delle dipendenze, e siamo estremamente orgogliosi che abbia scelto il nostro centro come punto di riferimento per questa visita. I successi che stiamo ottenendo sono il risultato di un impegno costante e della dedizione di tutti noi, e la sua visita è una grande motivazione a proseguire su questa strada.”
La terapia dialettico-comportamentale (DBT) è un approccio terapeutico sviluppato da Marsha Linehan negli anni ’80 supportato da numerosi dati scientifici. Ideato inizialmente per il trattamento del disturbo borderline di personalità ad oggi ha dimostrato efficacia scientifica e clinica nel trattamento di altri disturbi, come le dipendenze, i disturbi alimentari e le difficoltà emotive e comportamentali dell’adolescente e dell’adulto. La DBT individua nella difficoltà a gestire le emozioni la causa primaria di molti comportamenti impulsivi quali l’abuso di sostanze e le condotte autolesive. E’ primariamente strutturata sull’apprendimento di abilità per imparare a regolare emozioni, relazioni e comportamenti impulsivi ed è l’unico approcco evidence-based che prevede anche un segmento di intervento manualizzato rivolto ai familiari. Positivamente colpito dalla visita al centro, Swenson ha espresso parole di elogio per la struttura e le persone che operano nei percorsi di recupero. “Quando si arriva al San Nicola – ha detto Swenson -, si rimane inizialmente colpiti, persino sbalorditi, dalla bellezza naturale del paesaggio e dalle strutture tranquille e colorate. Entrando negli edifici, ci si sente a proprio agio in stanze ordinate, tranquille e spaziose, perfette per la terapia, i gruppi, le riunioni, le attività, i pasti, il nuoto e così via. Infine, si arriva al cuore del programma: lo staff. Mi riferisco a TUTTO lo staff: i terapisti, il personale amministrativo, il personale di custodia e il cuoco vivace e capace, che è naturalmente terapeutico per tutti i partecipanti al programma. È evidente – ha aggiunto – che lo staff mette tutto il cuore nel programma, dedito a elevati standard di assistenza e a essere, autenticamente, una squadra. Si tratta di un gruppo di persone impressionante, eterogeneo, equilibrato, professionale e premuroso, che chiaramente apprezza il proprio lavoro, gli ospiti e il proprio lavoro. Se avessi bisogno di un programma di riabilitazione, ci andrei” ha concluso Swenson.