Grande ritorno a Milano dei Nine Inch Nails
Milano, 25 giu. (askanews) – Trent Reznor ha riportato in Italia la furia ipnotica dei Nine Inch Nails, accendendo il Parco della Musica di Milano con un concerto che ha fuso potenza sonora e profondità emotiva. Una sola data per un pubblico di fan che ha risposto con intensità, tra nostalgia e stupore. La band statunitense, accompagnata dalla formazione ormai consolidata – Atticus Ross, Robin Finck, Alessandro Cortini e Ilan Rubin – ha sfoderato una scaletta sorprendente. Brani storici come Wish, March of the Pigs, Closer e Head Like a Hole hanno scosso la platea, ma il cuore del live è emerso nei dettagli meno prevedibili. Reznor ha rispolverato Echoplex e Letting You, che non suonava in Italia da oltre quindici anni, e ha concesso spazio anche a Find My Way, Discipline e alla sempre evocativa Hurt, scelta per chiudere la serata. Non è mancato l’omaggio a David Bowie con I’m Afraid of Americans e neppure l’esecuzione di brani come The Perfect Drug e Burn, apprezzatissimi dai fan di vecchia data. A rendere tutto ancora più intenso, una regia degli effetti visivi impeccabile e impattante oltre alla presenza in apertura di Boys Noize, scelto per accompagnare il tour europeo. I Nine Inch Nails hanno confermato, anche a Milano, che la loro musica resta un corpo vivo, mutante, capace di emozionare e travolgere anche dopo trent’anni.