Scuola: la Regione condannata a pagare oltre 35 mila a una storica insegnante precaria
La segretaria della Cisl Scuola VdA, Alessia Demé
ATTUALITA', POLITICA & ECONOMIA, Scuola
di Alessandro Bianchet  
il 27/06/2025

Scuola: la Regione condannata a pagare oltre 35 mila a una storica insegnante precaria

Il giudice del lavoro ha condannato la regione in due ricorsi: uno per il reiterarsi dei contratti a termine, l'altro per il cosiddetto Bonus 500

Scuola, la Regione Valle d’Aosta condannata a risarcire con oltre 35 mila euro una storica insegnante precaria.

Questa è solo una delle due condanne subite dalla Regione dal giudice del lavoro di Aosta, Luca Fadda.

Scuola, le sentenze

Le sentenze sono state pronunciate nella giornata di giovedì 26 giugno e riguardano due ricorsi patrocinati dalla Cisl Scuola VdA e depositati dalle legali Veronica Contoz e Nadine Cunéaz, schierate a difesa dei docenti e degli educatori valdostani.

La prima sentenza del tribunale, come detto, ha condannato la Regione Valle d’Aosta a corrispondere oltre 35 mila euro a una storica precaria della scuola valdostana.

L’ammontare è stato deciso a titolo di risarcimento del danno per illegittima reiterazione dei contratti a termine e di differenze retributive.

«Con tale sentenza è stata stigmatizzata, ancora una volta, la prassi dell’abuso dei contratti a tempo determinato nel mondo scolastico – spiega la Cisl Scuola in una nota -. Questa pratica, malgrado gli ormai più che numerosi moniti europei, continua a condannare i lavoratori a interminabili periodi di precariato, nei quali essi si vedono ingiustamente privati di tutta una serie di benefici che competono, invece, ai loro colleghi di ruolo, primo tra tutti il diritto ai cosiddetti “scatti di anzianità”».

Scuola, la seconda sentenza: Bonus 500

La seconda sentenza, invece, riguarda nuovamente il cosiddetto Bonus 500 destinato alla formazione.

Ancora una volta, infatti, è stato confermato come lo stesso debba essere riconosciuto non solo ai docenti, ma anche agli educatori del Convitto Chabod, che, inclusi a pieno titolo nella comunità educante, sono annualmente chiamati ad assolvere obblighi di formazione ed aggiornamento.

«Quello dei ricorsi è uno dei temi più delicati della politica sindacale – commenta la segretaria della Cisl Scuola VdA, Alessia Demé -. Noi riteniamo che l’azione legale rappresenti l’extrema ratio, ma ci sono però ipotesi nelle quali si rivela indispensabile per garantire i diritti di cui i lavoratori sono titolari. Basta pensare al Bonus Docenti: è proprio grazie ai ricorsi patrocinati dalle organizzazioni sindacali che il bonus è stato esteso e strutturalmente riconosciuto ai docenti precari e, speriamo ben presto, anche agli educatori».

(re.aostanews.it)

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