Crisi commercio Aosta, Nuti: da Confcommercio attacco strumentale
Serrande abbassate al Quartiere Dora
ATTUALITA'
di Elena Rembado  
il 01/07/2025

Crisi commercio Aosta, Nuti: da Confcommercio attacco strumentale

Gli arrivi e le presenze ad Aosta sono cresciuti, rispettivamente, del 23,5% e del 31,5% dal 2023 al 2024, replica l'amministrazione comunale

«Sono rimasto solo parzialmente sorpreso dal comunicato dell’associazione – un minestrone frutto della rimasticazione di post social, la nota di un movimento politico e un paio di articoli di giornale apparsi nelle ultime settimane – in quanto la stessa ha già dato prova, nel passato più e meno recente, della sua capacità di intervenire a gamba tesa alla vigilia degli appuntamenti elettorali in maniera del tutto strumentale, ma di certo non a vantaggio dei suoi iscritti». Così ha replicato il sindaco di Aosta all’allarme di Confcommercio sulla desertificazione.

La transizione verso la vocazione turistica della città

«Si imputano al sindaco e alla sua amministrazione le disgrazie del settore commerciale e turistico della città», aggiunge Nuti. «Non è mia intenzione entrare nel merito di ogni singola problematica evidenziata (anche se sulla desertificazione di via Martinet, in atto da almeno due decenni, e sulla centralità di corso Saint-Martin-de-Corléans ci sarebbe da discutere), ma piuttosto precisare quanto più volte espresso, a partire dalla necessità di completare la piena transizione di Aosta verso la vocazione turistica e di moderno centro di servizi.

La transizione è in corso, certo non tutto è andato come avremmo voluto, e questo è stato più volte sottolineato, ma i progetti messi a terra, tra gli altri, sul quartiere Cogne, sul quartiere Dora, sulla rete ciclabile, sicuramente portatori di disagi temporanei fanno il pari con gli investimenti sul versante della cultura, degli eventi, delle iniziative realizzate con tutti gli attori pubblici e privati del territorio, a volte anche con Confcommercio, capaci di attrarre visitatori e di generare flussi turistici».

Gli arrivi e le presenze  sono cresciuti, rispettivamente, del 23,5% e del 31,5% dal 2023 al 2024

«A differenza di Confcommercio, pronta a “sparare” cavalcando il “mal di pancia” di qualcuno, l’amministrazione parla per fatti e dati che riguardano tutta la comunità, come quelli che dicono che, escluso il comprensorio, gli arrivi e le presenze ad Aosta sono cresciuti, rispettivamente, del 23,5% e del 31,5% dal 2023 al 2024 e, relativamente al solo periodo invernale, del 25% e del 33% tra 2023 e 2024 e del 37% e del 49% tra il 2023 e il 2025».

L’auspicio, per la città e i suoi cittadini, è che l’associazione e i suoi rappresentanti possano trovare in futuro sponde politico-amministrative più comprensive e accoglienti per i loro attracchi fantasiosi».

(re.aostanews.it)

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