Bankitalia: nel 2024 la Valle cresce moderatamente, ma pesano le chiusure del Tunnel del Monte Bianco e l’alluvione
La presentazione dell'analisi di Bankitalia: Luca Brugnara, Paolo Mistrulli e Luciana Aimone Gigio
POLITICA & ECONOMIA
di Alessandro Bianchet  
il 02/07/2025

Bankitalia: nel 2024 la Valle cresce moderatamente, ma pesano le chiusure del Tunnel del Monte Bianco e l’alluvione

Presentato il rapporto L'economia della Valle d'Aosta; la nostra regione paga anche le limitazioni sulla bretella Ivrea-Santhià. I consumi sono stazionari, ma preoccupa la scarsa propensione all'innovazione

Una crescita moderata, con un aumento del Pil di circa l’1,1%, inferiore a quello del 2023, ma comunque un dato migliore rispetto al resto d’Italia. Questo lo stato di salute della nostra regione emerso dal rapporto L’economia della Valle d’Aosta, presentato mercoledì mattina dalla sede regionale di Bankitalia.

Bankitalia: la Valle cresce moderatamente

Insomma, nonostante le tensioni internazionali, le prime avvisaglie delle conseguenze legate ai dazi, le chiusure del Tunnel del Monte Bianco e le problematiche legate al maltempo e al rischio alluvioni, sembra tenere botta la nostra regione.

Il vice direttore della filiale di Aosta di Bankitalia, Paolo Mistrulli, ha effettuato una panoramica generale dello stato di salute della Valle d’Aosta, che ha visto crescere l’economia più di quella italiana, grazie anche al salto (+11,1) dell’export (principalmente acciai) rimbalzato dopo il pesante -21,9% del 2023.

Stabilizzato il turismo (-0,1%), «dopo gli anni del boom, con crescita a doppia cifra post pandemia» ha spiegato Mistrulli, le notizie per l’occupazione continuano a essere confortanti.

Gli occupati sono saliti del +0,6%, rispetto al +3% del 2023, con un rallentamento «fisiologico», ma ciò si è riflettuto in maniera relativa sui consumi delle famiglie (0% sul 2023), condizionati anche da un lieve calo del turismo.

Su tutto hanno «pesato fattori interni e internazionali – ha continuato Mistrulli -. L’alluvione del 2024 ha avuto un impatto sul turismo, così come le chiusure del Tunnel e l’interdizione al traffico pesante sulla bretella Santhià-Ivrea».

Come si vedrà in seguito, delicato anche il tema del rischio idrogeologico.

La Valle, infatti, ha un rischio di alluvione medio alto (7,3%, contro il 10% italiano) e un rischio frane «sui 4/5 del territorio, ma mitigato dal limitato consumo di suolo (2,2% contro il 7,2% italiano)».

Questo impatta sulle imprese: il 40% delle unità produttive, infatti, è a rischio idrogeologico.

A tutto questo si aggiungono la fine del Superbonus edilizio, un’inflazione inferiore al resto d’Italia, ma una perdita di potere d’acquisto tangibile, le tensioni geopolitiche, nonché quelle commerciali. Mitigano la situazione la riduzione dei tassi di interesse.

Valle d’Aosta non si è ripresa dalla crisi dei debiti sovrani

Alla luce di tutto questo, Paolo Mistrulli indica dov’è ora la Valle d’Aosta.

«Dal 2007, dopo le crisi legate a Lehman Brothers, debiti sovrani e pandemia, Italia e nord si sono ripresi – ha concluso il vice direttore della filiale rossonera di Bankitalia -. La Valle, invece, non ha più recuperato terreno dopo la crisi dei debiti sovrani, rimanendo 6 punti sotto il nord e l’Italia».

Industria

Luca Brugnara della divisione Analisi e ricerca economica della filiale di Torino di Banca d’Italia, ha centrato la propria analisi su diversi aspetti, a cominciare dall’Industria.

«Si registra un leggero aumento del valore aggiunto, grazie alla ripresa della domanda estera» ha sottolineato Brugnara, parlando di un miglioramento del fatturato dettato da un export in crescita (11,1%) dopo il pesante calo del 2023.

Il dato in controtendenza con il resto del paese, dovrà ora affrontare la prova dei dazi.

La quota rossonera in Usa è relativa (7% contro il 10,5% italiano), ma è quasi raddoppiata rispetto al 2020.

«Inoltre, il fatto che per il 90% l’esportazione sia legata a metallurgia e macchinari espone maggiormente la Valle» ha puntualizzato Brugnara.

Bankitalia: Costruzioni in rallentamento

Secondo l’analisi di Bankitalia, il 2024 ha portato la fine della fase di espansione del settore delle costruzioni, trainata dal Superbonus.

La produzione si è comunque mantenuta a buon livelli, grazie agli impulsi del Pnrr, che però non ha compensato abbastanza.

Dopo un assestamento, la compravendita delle abitazioni è migliorata nella seconda parte dell’anno.

Terziario e turismo

Il terziario ha visto rallentare la crescita.

Il turismo si è confermato stabile, con la presenza degli stranieri a compensare la diminuzione di italiani.

L’alluvione di giugno e luglio, però, ha dato una brutto colpo (-12,2%), senza il quale si sarebbe parlato di presenze aumentate del +2,5%.

Trasporti

Dal punto di vista dei trasporti, il traffico è aumentato dell’1,6% per i mezzi leggeri, mentre sono diminuiti di circa il 20% (in particolare a settembre e ottobre) i transiti dei mezzi pesanti, a causa della chiusura prolungata del Tunnel del Monte Bianco e delle restrizioni applicate alla bretella Santhià-Ivrea.

Condizioni economiche

Se le posizioni economiche delle aziende fanno sorridere, con l’83% delle imprese intervistate in utile e con riserve di liquidità elevate, la cosa sembra riflettersi anche sull’occupazione.

Il dato è aumentato dello 0,6% sul 2023 (crescita inferiore rispetto al dato italiano), ma ha portato l’occupazione a superare il 72%, con tasso di disoccupazione per la prima volta sotto il 4% (3,9%).

«Questo dimostra solidità e aspetti positivi per il mercato del lavoro valdostano – ha sottolineato Luca Brugnara -. Le criticità sono legate alle crescenti difficoltà di reperimento della manodopera».

A tamponare, i residenti fuori regione, che ora occupano una quota di neo assunti pari al 29% (rispetto al 20% del 2019), concentrata nel terziario e nel turismo.

Reddito, retribuzioni e consumi

Dato particolare quello legato all’aspetto economico.

Nel 2024, infatti, le retribuzioni reali sono aumentate, pur mantenendo un pesante gap rispetto al 2021.

Aumentato del 2,6% il reddito disponibile, ridotta al +0,1% l’inflazione, il potere d’acquisto sembrerebbe cresciuto dell’1,2%: fatto, però, che non si è ripercosso sui consumi.

Credito e famiglie

Luciana Aimone Gigio, della divisione Analisi e ricerca economica della filiale di Torino di Banca d’Italia, ha sottolineato come il minor costo del credito abbia sostenuto la domanda di prestiti, trainati però in terreno positivo solamente dalle richieste legate al settore energetico.

Con la qualità del credito stabile, è tornato a crescere il credito al consumo (4,8%), così come i mutui (+16%) e la propensione al tasso fisso.

Pnrr e investimenti pubblici

Luciana Aimone Gigio ha effettuato poi una panoramica sul Pnrr e sugli investimenti legati alla pubblica amministrazione.

Questa iniezione di soldi ha visto crescere del 35,8% gli investimenti pubblici fissi lordi.

La Regione ha infatti ricevuto 460 milioni, di cui 386 milioni a operatori pubblici e 72 a operatori privati, per un totale di 3.730 euro a testa per ogni valdostano (2.428 in Italia).

A fine 2024, sono state bandite gare per opere pubbliche per 75 milioni di euro, aggiudicate al 94%, ma con il 60% dei cantieri non ancora avviato (45% un Italia) e poco meno di un terzo dei cantieri completati nei tempi.

Crescita, produttività e innovazione

Che dal 2007 si siano affrontate diverse fasi recessive è un dato di fatto, ma mentre l’Italia, nel 2023, aveva recuperato il livello di valore aggiunto di inizio periodo, la Valle è rimasta oltre 6 punti percentuali sotto al dato iniziale.

Per la nostra regione pesano il calo demografico (-4,5% di popolazione in età di lavoro nel periodo 2007-2023), le ore lavorate per occupato (-4,9%) e la produttività del lavoro (-3,8%).

Oltre a questo incidono tanti altri fattori.

Per prima cosa, in Valle i laureati sono in crescita (+8% sul 2015) e rappresentano il 32,5% della fascia d’età 25-34 anni, un dato superiore al resto d’Italia (30,6%), ma sotto la quota UE (45%) prevista per il 2030.

E qui non aiutano altri aspetti, a cominciare dalla mancanza di indirizzi STEM all’UniVdA, fatto che comporta un limitato sviluppo digitale della regione.

Da noi, infatti, come peraltro nel resto d’Italia, l’impatto dell’intelligenza artificiale è ancora limitato.

Peraltro, gli effetti sulla sostituzione dei posti di lavoro e l’aumento di produttività saranno ancora inferiori a causa della composizione settoriale e dei profili dei singoli settori.

Digitalizzazione e startup

Un’ulteriore ricaduta è visibile nel campo della digitalizzazione e delle startup.

Nel primo caso, il livello è inferiore rispetto al resto d’Italia e al Nord.

Nonostante il miglioramento dopo la pandemia, la Valle sconta una debolezza in materia di competenze digitali e di uso di tecnologie da parte delle aziende.

La Valle ha dimostrato, invece, tra il 2012 e il 2024 una maggiore propensione nel costituire start up innovative, ben 54.

Queste risultano caratterizzato da un’età media inferiore rispetto alle altre start up, una buona permanenza sul mercato, una crescita maggiore del capitale sociale e una maggiore capacità brevettuale (3% delle start up innovative ha presentato la domanda di brevetto).

In viaggio con la Bankitalia

Quest’anno, la presentazione del rapporto sull’economia della Valle d’Aosta è inserito nell’ambito del progetto In viaggio con la Banca d’Italia.

Questo prevede, alle 16.30 di oggi, un incontro all’Università della Valle d’Aosta, con presentazione dei dati e tanto di tavola rotonda, con la presidente ella Mavel Alessandra Elia e l’ad della Podium Advanced Technologies Francesco Monti.

Giovedì alle 10.30, poi, il salone ducale del Comune di Aosta ospiterà l’incontro “Occhio alle truffe: come riconoscerle, come difendersi.

Introdotto da Simone d’Inverno (direttore della Filiale di Aosta della Banca d’Italia) e Gianni Nuti (sindaco di Aosta), l’incontro vedrà la partecipazione di Assunta Esposito (dirigente centro operativo per la sicurezza Cibernetica Piemonte e Valle d’Aosta), Giampiero Marovino (presidente del Codacons Valle d’Aosta), Stefano Tedeschi (docente UniVdA) e Costanza Alessi (servizio tutela individuale dei clienti, Banca d’Italia).

(al.bi.)

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