Cia: con Fondo unico più disparità tra Stati e guerra per risorse
Roma, 2 lug. (askanews) – “Con le tensioni globali in corso, l’Europa non può assolutamente permettersi una guerra interna per le risorse. Questo accadrebbe con la riforma della Pac post 2027 così come preannunciata, una residuale voce di spesa, aggregata in un Fondo unico a quella di altri settori e affidata al libero arbitrio degli Stati membri”. Lo ha detto il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenendo a Roma nel corso della conferenza indetta dalla Confederazione agricola contro il Fondo Unico per la Pac post 2027 e tenuta nella sede della Stampa estera a Palazzo Grazioli. L’iniziativa arriva a pochi giorni dal 16 luglio, data in cui la Commissione Ue illustrerà la sua proposta.
Per Cia, fare congluire la Pac in un Fondo Unico farebbe venire meno “quella spina dorsale della strategia alimentare e agricola Ue che da più di 50 anni, proprio in quanto Politica agricola ‘comune’, tutela il mercato unico dalle frammentazioni e i Paesi aderenti dalle disuguaglianze”.
Qualora la Commissione decidesse di andare avanti sulla strada intrapresa, ha precisato Fini, dovrà fare i conti con gli effetti di una totale assenza di dialogo e confronto con gli agricoltori, dopo i proclami del nuovo mandato della presidente Ursula von der Leyen e le aspettative alimentate dal commissario Christophe Hansen”.
Per quanto riguarda i tagli, Fini ha spiegato che inizialmente “sembrava ci fosse un’intesa concreta per una Pac più forte e adeguatamente finanziata, ma all’agricoltura sembra sia riservato un 20% in meno delle risorse già stanziate: quindi un taglio totale di circa 80 miliardi di euro sugli attuali 400, e per l’Italia 8 miliardi in meno sui 38 già assegnati. Senza calcolare l’inflazione che nel precedente bilancio ha pesato circa il 14%”. Per questo, da Roma a Bruxelles, Cia rilancia l’appello per una battaglia unitaria che veda insieme mondo agricolo, istituzioni nazionali, politica e cittadini, a difesa della Pac e contro il Fondo unico.