Calcio: il P.D.H.A.E. sparisce dal panorama calcistico italiano
Il presidente Giuseppe Perpignano non ha iscritto la squadra alla Promozione: «Non ci sono le condizioni per andare avanti»
Il P.D.H.A.E. sparisce dal panorama calcistico nazionale.
Come anticipato lunedì Gazzetta Matin, il presidente Giuseppe Perpignano non ha iscritto la squadra alla Promozione.
La pagina di lunedì di Gazzetta Matin
Il comitato regionale della Figc delibererà nei prossimi giorni la cancellazione del club.
I giocatori ancora vincolati saranno tutti svincolati.
Il P.D.H.A.E. sparisce dal panorama calcistico nazionale
Dagli altari alle polveri in appena 5 anni.
In questi giorni, nell’estate del 2020, il P.D.H.A.E. si apprestava a iscriversi al campionato di serie D.
A distanza di 60 mesi, la favola è finita nel modo peggiore.
Lunedì alle 18 scadevano i termini per formalizzare la partecipazione alla Promozione, torneo a cui gli orange avrebbero avuto diritto dopo due retrocessioni consecutive.
Giuseppe Perpignano, l’immobiliarista genovese che due anni fa ha rilevato il club da Jean Pierre Calliera e Beppe Stanca (i due artefici della scalata alla quarta serie del calcio nazionale), non ha provveduto a perfezionare l’iter per la partecipazione al campionato.
Game over, quindi, per l’ennesima delusione di una società capace di arrivare in altro per poi precipitare nel vuoto.
Negli ultimi 35 anni il nostro pallone ha perso l’Aosta Calcio 1911, il Valle d’Aosta (due volte con matricole diverse) e il Saint-Christophe (poi diventato Vallée d’Aoste).
Giuseppe Perpignano: «Non c’erano i presupposti per iscriversi»
Amaro il commento di Giuseppe Perpignano.
«Non c’erano i presupposti per iscrivere la squadra – ammette l’immobiliarista genovese -. Ho provato a offrire la matricola ad altre realtà sul territorio, ma nessuno è interessato e un’altra stagione come l’ultima non ho voglia di viverla. L’anno scorso ho fatto tutto io, dal magazziniere al compilatore delle distinte, non mi mi sento di ripetere l’esperienza. Tra l’altro ci perdo il saldo del contributo regionale, alla faccia di chi diceva che ero venuto qui soltanto per quello».
Giuseppe Perpignano: «Dispiacere enorme, ma da solo era impossibile andare avanti
Perpignano entra nel cuore del problema.
«Non abbiamo giocatori a tabulato, ma quelli si possono trovare, ti metti d’accordo con un procuratore e ti imbarca quelli di cui hai bisogno, anche se in Promozione è ancora più difficile che in Eccellenza – aggiunge il presidente -. Il problema grosso sono i dirigenti accompagnatori, il magazziniere, il segretario e via dicendo, quelli li devi trovare sul territorio e io non ce l’ho fatta. È un dispiacere enorme, ma non c’è una prospettiva».
Giuseppe Perpignano: «Non sono riuscito a trovare la giusta collaborazione sul posto»
Il presidente chiude facendo autocritica.
«Il rimpianto più grosso è di non aver trovato gente di fiducia che mi desse una mano, non a livello economico, ma umano e operativo – conclude Perpignano -. Gestire una società da fuori è impossibile, chi va avanti è da ammirare. Il mio errore più grande è stato non creare la giusta collaborazione sul posto, con le persone giuste a fianco, l’entusiasmo cresce. Poi, certo, i risultati negativi di queste due stagioni (doppia retrocessione dalla serie D alla Promozione, ndr) non hanno certo aiutato».
(d.p.)