Suicidio medicalmente assistito, Erika Guichardaz: «Rammarico di dover affrontare un tema così delicato all’ultimo consiglio»
Presentata la proposta di legge, poi i lavori sono stati sospesi e riprenderanno domani
«Il testo della proposta è stato depositato a febbraio 2024 e l’iter della discussione è iniziato a luglio. L’ultima audizione è avvenuta il 9 ottobre 2024, da qui il rammarico di dover affrontare un tema così delicato nell’ultimo consiglio». Lo ha detto Erika Guichardaz, illustrando in aula la proposta di legge su procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito.
L’intervento di Erika Guichardaz
La consigliera di Pcp ha ricordato che «la Corte Costituzionale ha individuato una circoscritta area in cui l’incriminazione per aiuto al suicidio (580 cp) non è conforme alla Costituzione».
La sentenza risale al 2019. «A quasi sei anni non possiamo accettare che i cittadini debbano affrontare ostacoli, pur potendo accedere per legge al suicidio medicalmente assistito – ha aggiunto Guichardaz -. C’è la richiesta di definire tempi, modi e procedure per ridurre le discriminazioni tra malati. Tra chi risiede in una regione evoluta o chi ha i soldi per andare in Svizzera».
A febbraio, l’associazione Luca Coscioni aveva bacchettato il consiglio Valle, esortando l’approvazione di una legge sull’argomento.
La consigliera ha ricordato anche un altro aspetto. «In Valle d’Aosta sono state raccolte più di 7 mila firme sull’Eutanasia Legale – ha rimarcato -. Questo è il messaggio chiaro dei valdostani, che vogliono dare la possibilità a chi vuole adottare questa pratica di farlo».
Erika Guichardaz ha auspicato «un dibattito improntato alla serietà». Dibattito che, però, non c’è stato. Il consigliere Andrea Padovani ha chiesto una pausa per una riunione di maggioranza, che ha portato alla conclusione dei lavori. Se ne riparlerà domani, 24 luglio. Si ripartirà con la discussione generale.
(t.p.)