Courmayeur: dal Covid alle frane, dai grandi eventi ad Altagamma, Rota chiude il quinquennio ringraziando tutto il Consiglio
Dalla minoranza i ringraziamenti del capogruppo Stefano Miserocchi e la stilettata di Diletta Roveyaz: «maggioranza chiusa al confronto; alla mia Courmayeur auguro di ritrovare la sana paesanità che una volta teneva tutti uniti»
«Ci sono stati momenti brutti, difficili, ma anche momenti belli, è stato un quinquennio positivo anche se a volte ce ne si dimentica» così il sindaco Roberto Rota ha preso commiato dal Consiglio comunale nell’ultima seduta di oggi pomeriggio.
All’ordine del giorno l’approvazione di progetti di fattibilità per nuovi interventi avveniristici (il dettaglio su Gazzetta Matin di lunedì 4 agosto, ndr), come lo stesso sindaco ha sottolineato, e come è stata un po’ l’impronta che questa amministrazione ha cercato di dare al paese.
Il commiato di Rota
Roberto Rota
«Vorrei ringraziare, alla fine di questi 5 anni, tutti i consiglieri per loro impegno e il ruolo che hanno svolto in modo positivo, mantenendo sempre un comportamento degno di un Consiglio comunale, come dovrebbe essere sempre, un luogo dove ci si confronta con idee diverse, ma sempre nell’interesse della comunità» ha esordito Rota al termine della seduta.
Il sindaco ha sottolineato il sostegno dei consiglieri di maggioranza, la dedizione degli assessori, e il supporto del vice sindaco «con il quale c’è stata condivisione totale e un confronto quotidiano».
Un ringraziamento esteso a tutto il personale degli uffici, al Csc, «che con il suo lavoro ci ha permesso di migliorare il nostro posizionamento, siamo l’unica stazione che nel 2024 ha registrato presenze superiori al pre Covid, merito di tutti: operatori e amministrazione».
Un’azione di governo condizionata da Covid e frane
Il sindaco ha ricordato come la consiliatura si sia aperta nel periodo Covid, con tutte le difficoltà nella gestione della pandemia, «improntata all’insegna della condivisione nella giunta, dove ogni assessore ha avuto libertà di portare avanti le sue iniziative dopo un confronto sulle linee guida».
Un avvio difficile per il Covid «ma il momento più difficile» ha sottolineato Rota, «è stato quanto avvenuto il 5 agosto 2022 quando una colata ha portato via il ponte e l’acquedotto della Val Ferret».
«La gestione di quei giorni è stata davvero difficile, ma ci siamo riusciti grazie all’aiuto di tutti».
La frana del 5 agosto 2022 in Val Ferret
Piccoli grandi successi
Il sindaco ha ricordato come ci siano stati anche «tanti momenti belli, è stato un quinquennio positivo, a volte ce ne si dimentica».
Tra quelli che al sindaco preme ricordare i 5 milioni di euro spesi su acquedotti e fognature -«l’ultimo intervento ha creato un po’ di problemi, ma senza questi lavori ci saremmo trovati a Natale e Capodanno senz’acqua»-, il miglioramento della viabilità, i marciapiedi sulla Statale, la sistemazione delle strade all’Hermitage e al Plan Gorret, i parchi gioco, l’ampliamento dell’offerta e della sicurezza del palazzetto, «per avere l’agibilità dopo 40 anni», il recupero della sala affreschi con il Pnrr.
Ci sono poi quegli interventi minori ma forse più evidenti alla popolazione come l’apertura della Casa dell’Acqua alla Villette, la realizzazione dei sentieri intorno al paese, le e-bike e il sentiero al Col de la Seigne, o, ancora, la regolamentazione per le motoslitte e per l’accesso alle valli, la creazione della commissione idrogeologica già avviata dall’amministrazione precedente.
Non poteva mancare un cenno ai grandi eventi che hanno coinvolto Courmayeur in questi anni: il Wta 250 Courmayeur Ladies Open -«un’occasione unica che abbiamo colto»-, la scherma, l’Italia Polo Challenge, il galà del volley femminile che torna a settembre, i concerti e gli spettacoli della Saison Culturelle, ma anche l’ingresso nell’associazione Altagamma.
La premiazione di Conegliano (Foto Filippo Rubin / LVF)
L’eredità per chi arriverà
In conclusione Rota ringrazia la collaborazione dei sindaci della Valdigne e l’amministrazione regionale «che ha riconosciuto Courmayeur permettendo una riclassificazione dei comuni che consentirà di avere un assetto di giunta più confacente e la revisione della pianta organica, di fondamentale fondamentale e l’approvazione del disegno di legge che potrebbe riportare in capo alle amministrazioni comunali parte del governo del territorio».
Infine il sindaco ha ricordato il finanziamento di 10 milioni di euro per la nuova sede del Liceo e i 2,1 milioni per nuovi lavori al palazzetto, «somme che lasciamo in eredità alla prossima amministrazione».
Il saluto dolce-amaro della minoranza
Stefano Miserocchi
Se il capogruppo di Esprit Courmayeur, Stefano Miserocchi si unisce ai ringraziamenti, «ringraziamo anche noi perché il dibattito, al netto di visioni divergenti, è sempre stato corretto, civile e, spero, migliorativo della situazione della nostra comunità», la stilettata finale arriva dalla consigliera Diletta Roveyaz che affida a una lettera tutto il suo rammarico per un’esperienza «profondamente condizionata da una mancanza di collaborazione e un totale disinteresse al coinvolgimento da parte della maggioranza in Consiglio».
«Nonostante i nostri ripetuti tentativi di instaurare un dialogo costruttivo e trovare punti d’incontro, la maggioranza ha costantemente dimostrato, fin dal primo Consiglio, una chiusura al confronto» dice Roveyaz che sottolinea le difficoltà di «mantenere intatta la motivazione».
Diletta Roveyaz
«È venuto a mancare, almeno per quanto mi riguarda, quello che di bello la politica sarebbe stata in grado di creare e chiudo quello che potrebbe essere il mio unico mandato con un triste disincanto».
La consigliera chiude con un pensiero e un ringraziamento per i compagni di squadra, «auguro a chiunque un gruppo di lavoro così: disinteressato e appassionato a fare il giusto» e con un auspicio «alla mia Courmayeur auguro di poter ritrovare un po’ di quella sana paesanità che una volta teneva tutti uniti, genuina e senza troppi fronzoli».
(erika david)