Aosta, Mercato Europeo: Confcommercio VdA fa saltare l’edizione 2025
Dopo le discussioni con l'amministrazione comunale e la Foire des Alpes organizzata nel ponte del 2 giugno da Confesercenti, l'associazione dice stop e, almeno per quest'anno, punta tutto sul Beer Cult di Saint-Vincent
Confcommercio Valle d’Aosta rinuncia all’edizione 2025 del Mercato Europeo e si scaglia contro La Foire des Alpes di Confesercenti e il Comune di Aosta.
La notizia era stata anticipata lunedì da Gazzetta Matin, dove contestualmente il direttore generale di Confcommercio, Adriano Valieri, annunciava l’arrivo di Beer Cult, il Festival della cultura della birra che andrà in scena dal 5 al 7 settembre a Saint-Vincent.
Ora, però, ci sono anche le motivazioni.
Confcommercio, stop al Mercato Europeo
A farsi portavoce delle motivazioni che hanno spinto Confcommercio Valle d’Aosta a rinunciare alla quarta edizione del Mercato Europeo è il presidente di Confcommercio Aosta, Ermanno Bonomi.
«Ci rammarichiamo per la scelta fatta dalla politica cittadina di autorizzare una manifestazione con lo stesso format del Mercato Europeo di Fiva Confcommercio e dell’utilizzo delle stesse vie e piazze – spiega Bonomi, che poi rintuzza -. Considerando, inoltre, che sarebbe stato più opportuno sfruttare aree della città diverse al fine di creare meno disagi ai cittadini residenti».
Per Confcommercio, critica è considerata la scelta del periodo, il ponte del 2 giugno, già di suo parecchio affollato.
«Riteniamo che la città necessiti di eventi importanti, ma in periodi di bassissima stagione – continua Bonomi -. E questa iniziativa ha creato più disagi che benefici, sia ai commercianti che ai residenti».
Per questo, Confcommercio VdA ribadisce «l’importanza di realizzare un unico Mercato Europeo o format analogo: senza queste condizioni, non sussistono più le premesse per trovare un accordo».
Stop al Mercato Europeo, sostegno di Fiva Confcommercio
Ermanno Bonomi incassa il sostegno del presidente di Fiva Confcommercio nazionale, promotore del format del Mercato Europeo, Giacomo Errico.
«Siamo molto dispiaciuti di questa scelta, ma l’accordo e la condivisione con l’associazione aostana sono totali – spiega Errico -. Lavoreremo insieme per creare le condizioni favorevoli per l’edizione 2026, a cui teniamo molto, ma che prenderà forma solo con le giuste garanzie».
Confcommercio Valle d’Aosta chiude porgendo la mano alla futura amministrazione comunale di Aosta.
«Ci impegniamo a collaborare in maniera costruttiva per individuare le sinergie opportune e garantire l’esclusività dei vari eventi proposti, elemento fondamentale per il successo e la sostenibilità di manifestazioni che rappresentano un volano economico importante per tutto il territorio regionale – conclude l’associazione -. A tal proposito sono in corso delle concrete collaborazioni con diversi comuni valdostani che sostengono i nostri eventi».
Ogni riferimento a Beer Cult appare tutto fuorché casuale.
(al.bi.)