Fratelli d’Italia, Lollobrigida: «noi rispettiamo e valorizziamo l’autonomia»
È quanto ha detto in ministro all'Agricoltura nel suo intervento. Il ministro ha poi parlato della possibilità di aprire uno sportello Agea, l'ente pagatore in agricoltura ma che la Regione nicchia. Della campagna vaccinale per DNC ha detto «nessun obbligo dal governo»
Fratelli d’Italia, Lollobrigida: «noi rispettiamo e valorizziamo l’autonomia». È quanto ha detto in ministro all’Agricoltura nel suo intervento. Il ministro ha poi parlato della possibilità di aprire uno sportello Agea, l’ente pagatore in agricoltura ma che la Regione nicchia. Della campagna vaccinale per DNC ha detto «nessun obbligo dal governo».
«È venuto il tempo di cambiare passo. Credo che questa volta sia quella buona perchè sentiamo un forte vento di cambiamento. Sicuramente il ministro Lollobrigida non ci eterodirige ma, come tutti i ministri del governo Meloni, ci supporre le iniziative che riguardano il nostro territorio. Ne è una dimostrazione l’alluvione per i danni della quale sono arrivati tempestivamente i fondi per i danni. È un testimonianza concreta di vicinanza e la sensibilità del nostro governo romano» ha detto il segretario regionale di Fratelli d’Italia Alberto Zucchi, presentando il ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida davanti a una platea di quasi 300 persone andata a La Cave des Onze Communes ad accogliere nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 11 settembre, il ministro.
Zucchi ha anche ricordato che «Lollobrigida è stato fautore dell’estensione di quelli che sono gli ettari per la viticoltura».
VdA, grandi potenzialità
Nell’esordire il ministro Lollobrigida ha sottolineato: «È evidente che il centrodestra sta dando un’alternativa chiara all’interno della Nazione e delle singole regioni. La nostra proposta è basata su valori di riferimento che diventano azioni concrete. I nostri avversari hanno un unico punto in comune: battere il centrodestra. I cittadini non vivono più di paure, vivono di consapevolezze e certezze e vogliono proposte politiche valide scevre da ideologie varie. Le potenzialità della regione Valle d’Aosta sono tante e noi non solo rispettiamo l’autonomia ma la valorizziamo».
«La Valle d’Aosta può essere una regione forte all’interno di una Nazione forte: questa è la prospettiva che vogliamo riaffermare. Speriamo poi di tornare ad avere una Unione europea forte e competitiva».
Lo sgarbo
Lollobrigida torna allo ‘sgarbo’ istituzionale quando il presidente della Regione Renzo Testolin disertò la convention di Fratelli d’Italia nell’aprile scorso a La Thuile. «Non che ci sia mancato – scatta l’applauso – ma poteva essere un’occasione di dialogo, un’occasione per segnalare le esigenze della regione e instaurare un rapporto di empatia diretto che si crea quando le persone si incontrano e parlano. Mai abbiamo fatto una ritorsione anzi abbiamo messo il massimo dell’impegno per rispondere alle esigenze. Noi abbiamo in agricoltura un ente pagatore nazionale, l’Agea, che potrebbe aprire sportelli anche in Valle d’Aosta. Visto che è fallito il tentativo di istituire un Ente pagatore regionale (l’Area), informati su questa possibilità. Ma nulla. La Regione, credo, voglia mediare sempre, impedendo ad agricoltori e allevatori di avere un contatto diretto».
Sulla campagna vaccinale obbligatoria contro la dermatite nodulare contagiosa dice: «Io mo affido alla scienza ma agli allevatori va detta la verità: non è il governo che l’ha deciso. Il governo può consigliare una pratica mai obbligare. È la Regione a decidere se attuare una pratica piuttosto che un’altra».
Dito puntato contro l’Europa
«I burocrati europei – ha proseguito – vivono ormai lontani dalla realtà. Per loro l’unico bosco è quello dei boschi verticali e dei piccoli parchi all’interno delle città. Non hanno più percezione delle cose importanti. L’Europa invece di occuparsi dei grandi temi ha fatto leggi per regolare la vita dei cittadini, dettando regole sempre più rigide, rendendo la burocrazia un peso sempre più importante. Il mondo agricolo ne è sovraccaricato. Per prendere i fondi della Pac servono un’infinità di documenti».
«L’agricoltore, il pescatore e l’allevatore sono stati a lungo nemici dell’ambiente – ha aggiunto -. Per alcuni meno agricoltura e meno produttività significavano un Pianeta più in salute. A Bruxelles ci siamo battuti perché le cose cambiassero e ci siamo riusciti. Oggi in Europa si è tornati a parlare di agricoltura. Si è tornati a parlare di produzione ed imprenditoria per creare ricchezza. Oggi Von der Leyen torna a dire che l’agricoltore è il custode del territorio».
(danila chenal)