SPORT, TORX
di Davide Pellegrino  
il 17/09/2025

Macchi-Ornati, i due grandi amici sorridono alla fine del Tor des Géants, Andrea: «Lui merita 10», Giulio: «Lui 9, è andato via mentre dormivo senza salutarmi»

Intervista doppia al traguardo con due dei cinque italiani in top-10: il piemontese ha centrato il suo primo traguardo di Courmayeur, il varesino ha stabilito il suo primato personale

Macchi-Ornati, i due grandi amici sorridono alla fine del Tor des Géants.

Il piemontese e il varesino hanno preparato e corso gran parte della gara insieme.

La coppia è scoppiata nel finale e le pagelle ne risentono.

Andrea dà 10 a Giulio, che, sorridendo, toglie un punto all’amico, reo di averlo lasciato senza salutarlo.

Macchi-Ornati, i due grandi amici sorridono alla fine del Tor des Géants

Il Tor des Géants, ogni anno, racconta millemila storie capaci di emozionare e scaldare il cuore.

Una di queste lega il Lago d’Orta a Gavirate, unendo due grandi personaggi, prima ancora che campioni.

Giulio Ornati – tre volte miglior italiano all’UTMB – e Andrea Macchi – 8 Tor provati, 6 finiti – si sono avvicinati alla gara insieme e insieme l’hanno vissuta.

Il piemontese, che nel 2018 aveva interrotto a Dondena la sua unica partecipazione, si è affidato all’amico e le Alte Vie valdostane gli hanno dato ragione, così come hanno premiato la Lince di Gavirate.

Entrambi, infatti, hanno centrato il loro obiettivo.

Macchi ha ottenuto il miglior tempo di sempre al Tor, conquistando una bellissima settima piazza.

Ornati ha chiuso il cerchio arrivando a Courmayeur, impreziosendolo con un nono posto che pesa.

Andrea Macchi: «Lui merita 10», Giulio Ornati: «Lui 9, perché è andato via senza salutarmi»

Macchi ha chiuso 70′ prima dell’amico, lasciandolo nel finale mentre si fermava a dormire.

«Era un po’ che mi diceva di voler dormire – racconta sorridendo -. Per un po’ l’ho convinto a non farlo, poi ci è andato davvero, ma io non potevo fermarmi, quando sei alla fine non vedi l’ora di arrivare e se ti fermi, rischi che ti inchiodi. Giulio mi ha spinto a iscrivermi e mi ha permesso di vivere questa nuova bellissima avventura. La gara che ha fatto merita 10».

Ornati presenta la sua versione dei fatti.

«Continuavo a dirgli che volevo dormire perché non ce la facevo più e lui non ne voleva sapere – replica strizzando l’occhio all’amico -. A un certo punto mi sono accorto che mi perdevo su un sentiero che conosco benissimo, allora gli ho detto: io dormo e sono andato a letto. Lui è andato via senza nemmeno salutarmi, (sorride, ndr) quindi il 10 che si meritava diventa un 9».

Giulio Ornati: «Preparare un Tor è impegnativo, potrei tornare su distanze più brevi»

«Il Tor des Géants è una gara bellissima – ha sottolineato Ornati -. Grazie a Andrea l’ho preparato bene e seguendo le sue tabelle sono riuscito a fare quello che avevo mancato nel 2018. Questa gara, però, è molto impegnativa, richiede tempo per arrivare al meglio al via, potrei tornare, ma su distanze più brevi. La gestione del sonno è davvero complicata».

Andrea Macchi: «Gara di alto livello, sono soddisfatto»

«Gareggiare è la parte più facile, il problema è preparare una competizione come il Tor – ha sottolineato Macchi -. La presenza di Giulio mi ha spinto a esserci di nuovo e ho vissuto un’edizione davvero di alto livello. Una volta arrivavano i primi tre e poi bisognava aspettare ore per gli altri, qui invece sono partiti subito fortissimo e sono arrivati forte. A un certo punto mi sono ritrovato 19° anche se mi sentivo bene, non mi era mai successo. Sono stato tranquillo, sentivo che stavo facendo bene e il cronometro mi ha dato ragione».

(d.p.)