Verrayes: Michel Perrin, allenamenti da 300 quintali di legna
Persone e storie
di Elena Rembado  
il 17/09/2025

Verrayes: Michel Perrin, allenamenti da 300 quintali di legna

Il valdostano è campione italiano di Stihl Timbersports, disciplina che simula il lavoro del boscaiolo

Ha il papà falegname ma non è figlio d’arte. Michel Perrin, 28 anni di Torgnon, vive a Verrayes ed è campione italiano boscaioli.

Lo Stihl Timbersports

Il nome esatto della disciplina sportiva, che simula l’abbattimento e il taglio del legno, è Stihl Timbersports. “È uno di quegli sport, come il biathlon e il lancio del giavellotto, che affondano le radici nelle attività umane risalenti nel tempo”, commenta Perrin, che il 24-25 ottobre all’Allianz Cloud di Milano rappresenterà l’Italia al campionato mondiale di Stihl Timbersports.

Unico valdostano in gara

Al nazionale era l’unico atleta valdostano in gara. Aveva già sfiorato il titolo nel 2023 a La Thuile, arrivando a un soffio dal primo. L’anno scorso non ha partecipato perché infortunato. Quest’anno, in Trentino, ha lottato per riuscire a conquistare il titolo.

Dal 2010 è atleta in questa disciplina

Michel pratica questa disciplina, in Italia dal 2010 e in Europa dal 2000, dal 2019, conosciuta grazie al suo vecchio lavoro, alla Mafer di Gressan (che ora è uno dei suoi sponsor, insieme al ristorante La capanna di Nus della mamma Bruna Giacchello-Mariettaz e alla falegnameria Perrin di Torgnon del papà Franco).

“Mi avevano mandato a un corso di aggiornamento per una motosega a Milano e mi hanno fatto provare il primo training camp”, racconta. “Mi sono innamorato subito di questa disciplina, tutta basata sul tempo: chi ne impiega meno, ottiene più punti. La gara si compone di sei prove, di cui le prime tre fanno da barriera alle altre. Si utilizzano motoseghe, anche modificate con motori fino a 480 centimetri cubici, asce e segoni”.

Dal 2021 Perrin lavora come meccanico manutentore in Cva, nelle centrali idroelettriche.

Per gli allenamenti, 300 quintali di legna da inizio anno

“Essendo uno sport, non è necessario essere boscaioli per praticarlo. La maggior parte degli atleti non lo sono. Questo sport mi prende tutta la vita. Nel tempo libero sistemo le asce e le catene delle motoseghe, preparo il legno per allenarmi. Davanti a casa ho allestito un palco con i cavalletti, come quelli che si trovano alle gare. Dall’inizio dell’anno a ottobre avrò utilizzato 300 quintali di legna, poi utilizzata per il riscaldamento”.

(elena rembado)

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