Election Day, FI: «ci sono le condizioni per rompere con il passato»
Per Girardini la vittoria del centrodestra alle comunali sarà la breccia di Porta Pia verso la Regione; Rini ha ammonito: «i forti non hanno bisogno di fomentare paure e additare nemici mentre i deboli lo fanno»
Election Day, FI: «ci sono le condizioni per rompere con il passato» Lo ha detto il ministro Zangrillo.
«Oggi, a differenza del passato, vedo un grande entusiasmo. Vedo veramente i sorrisi non solo sulle labbra ma anche sugli occhi delle persone che incontro. Vedo che c’è proprio questo sentimento risoluto di «ci crediamo». Fate bene a crederci perché se vogliamo fare la grande impresa, la prima cosa da fare è crederci. Ci sono veramente le condizioni per segnare una rottura rispetto al passato» ha spronato la folta platea dal palco del de la Ville il ministro dell’Amministrazione pubblica Paolo Zangrillo nella serata di venerdì 26 settembre.«Se ce la facciamo, come sembra e come possiamo sperare, sarà un evento epocale.
Il ministro Zangrillo
La breccia di Porta Pia
«Finiremo sui libri di storia della nostra regione perchè la nostra regione è ottant’anni che non cambia. E noi vogliamo far cambiare prima di tutto la nostra capitale. Io ho sempre detto che la vittoria su Aosta può essere davvero una breccia di Porta Pia rispetto alla nostra amministrazione regionale» ha scandito dal palco il candidato sindaco del centrodestra Giovanni Girardini nel chiudere la campagna elettorale.
Noi facciamo paura
È partita lancia in resta la coordinatrice regionale di Forza Italia Emily Rini:«Siamo una coalizione, una vera e possibile alternativa al governo di sinistra attuale sia al Comune che in Regione. Lo dobbiamo dire chiaro e forte. Noi possiamo vincere. Noi facciamo paura. Così gli attacchi nel campo avversario non sono mancati» e cita l’intervento unionista a Gressan «hanno avuto il coraggio di dire che senza l’UV la Valle d’Aosta sarebbe come un bambino senza la mamma. Ma lasciamo stare almeno la mamma. Ce n’è una ed è sacra. Vi assicuro che almeno quella non appartiene all’Union Valdôtaine».
La Valle d’Aosta libera sarà la nostra
Rincara Rini: «hanno avuto il coraggio di dire: noi vogliamo una Valle d’Aosta libera. Ma libera da chi?Dai ministri che fanno passerella. Che si ricordassero di quando scendono nella Capitale a chiedere. Tra un po’ non saranno più loro a chiedere perché saremo noi al governo».
«Agli amici dell’Union Valdôtaine e a tutta la sinistra, senza paura, noi diciamo che ora la Valle d’Aosta non è libera di esprimersi perché ancora oggi alcune persone hanno paura di uscire allo scoperto. Per fortuna la maggior parte della gente non ha più paura» ha aggiunto.
Per concludere con foga: «Noi siamo calmi e forti. Debole, secondo noi, è quello che cerca sempre un nemico, che deve sempre avere qualcuno contro cui lottare, qualche paura da fomentare nelle persone. Ecco i deboli. I forti non ne hanno bisogno perché sono forti delle loro idee. Noi vogliamo sdoganare anche in Valle d’Aosta una politica libera, forte e sicura. Una politica che non ha bisogno di seminare l’odio tra le persone. Noi non vogliamo che qualcuno fomenti delle paure – lo dico anche agli amici della coalizione -, crei un clima d’odio. A noi non piacciono le parole d’odio che sentiamo in giro. Noi siamo un partito rassicurante. siamo un partito moderato» conclude tra gli applausi scroscianti.
(danila chenal)