Pac: sì della Camera alla mozione a difesa dei fondi agricoli europei
A presentarla il deputato valdostano Franco Manes che sottolinea: «Difendere la Pac oggi significa difendere l’idea stessa di un’Europa solidale»
Pac: sì della Camera alla mozione a difesa dei fondi agricoli europei. A presentarla il deputato valdostano Franco Manes che sottolinea: «Difendere la Pac oggi significa difendere l’idea stessa di un’Europa solidale».
La mozione
La mozione, discussa nell’ambito del più ampio confronto parlamentare sulle prospettive della Pac, ha posto l’accento sulle criticità contenute nella proposta della Commissione europea per il prossimo Quadro finanziario pluriennale 2028–2034. Le maggiori preoccupazioni riguardano la riduzione delle risorse dedicate all’agricoltura, l’ipotesi di unificazione dei finanziamenti in un fondo unico assieme a quelli destinati alla coesione, e la proposta di accorpare in un solo piano nazionale tutte le risorse europee oggi distribuite su fondi distinti, compresi quelli agricoli.
Secondo Manes, tale impianto rischierebbe di smantellare la dimensione comune della Pac, frammentandola in 27 modelli nazionali diversi e rendendo i finanziamenti insufficienti a garantire la sostenibilità delle politiche agricole nei territori più fragili.
L’impegno
La mozione approvata impegna il Governo italiano a difendere con determinazione, nell’ambito del negoziato europeo, le attuali risorse destinate all’agricoltura, a mantenere la distinzione tra gli strumenti di sostegno al reddito (Feaga) e quelli destinati allo sviluppo rurale (Feasr), e a tutelare la gestione decentrata dei fondi in capo alle Regioni, considerata storicamente un punto di forza per l’efficacia degli interventi.
Particolare attenzione viene riservata alla difesa delle piccole aziende agroalimentari e delle realtà agricole montane, riconosciute come parte integrante del tessuto rurale e custodi del paesaggio, delle tradizioni locali e della biodiversità.
La mozione è stata approvata con 262 voti favorevoli, 4 astensioni e 2 voti contrari.
(re.aostanews.it)