Agile Arvier, ruspe al lavoro e corsa contro il tempo per realizzare i 4 progetti
Nell'affollata serata di ieri, giovedì 13 novembre, sono stati presentati i progetti del Museo del Futuro Alpino, Agile Agorà, Espace T e Accessible Village che dovranno essere conclusi entro agosto 2026
La realizzazione del progetto Agile Arvier – la cultura del cambiamento, è una corsa a ostacoli e contro il tempo.
Entro agosto 2026 dovranno essere conclusi i quattro progetti infrastrutturali presentati ieri sera, giovedì 13 novembre, nell’affollato incontro con la popolazione durante il quale il sindaco Mauro Lucianaz, ha ripercorso l’iter travagliato del progetto finanziato con i 20 milioni di euro del Bando Borghi nell’ambito del Pnrr.
Si tratta del Museo del Futuro Alpino, di Agile Agorà, dell’Espace T e di Accessible Village.
«Era il 17 gennaio 2022, giorno della festa patronale, quando con la giunta ci siamo trovati per valutare un’idea progettuale con la quale partecipare al Bando Borghi» ricorda Lucianaz.
La giunta ha valutato criticità da risolvere e sogni che nel tempo non ha mai potuto realizzare «per intervenire e valorizzare il borgo di Leverogne e il Castello La Mothe. Era un’opportunità che non potevamo farci scappare, anche perché Arvier è l’unico paese della Valle d’Aosta con due borghi».
Da quell’idea iniziale nasce Agile Arvier – la cultura del cambiamento un progetto articolato in dodici obiettivi di cui quattro progetti infrastrutturali al centro dell’incontro di ieri.
Alcuni progettisti di Agile Arvier con il sindaco Mauro Lucianaz e la vice sindaca Josianne Godioz
Accessible Village
Un carillon gigante alimentato dall’acqua del ru Pont des Piles sul quale si potrà salire per scavalcare con lo sguardo la strada statale e godere di un affaccio panoramico sul paesaggio circostante e i terrazzamenti delle vigne.
È Accessible Village il progetto che creerà sul piazzale Barrel una nuova porta di accesso al borgo storico di Leverogne realizzando una piazza gradonata dedicata agli usi civici, un nuovo parcheggio, una pensilina pedonale sopraelevata dedicata al collegamento del piazzale con le palestre di roccia, una macchina idraulica dedicata alla divulgazione sui temi dell’acqua e sistemando l’incrocio con la Statale, per un investimento di 3,9 milioni di euro.
L’acqua è molto presente nella storia di Leverogne, usata anche nella fabbrica di chiodi che si trovava sotto al ponte, e in questo momento, che con il cambiamento climatico viene sempre meno, sarà utile per una riflessione. Il carillon funzionerà alimentato dal ru Pont des Piles e suonerà solo quando ci sarà acqua.
Accessible Village – Agile Arvier
Dal pubblico un abitante si fa portavoce delle rimostranze di circa 25 famiglie che gravitano sul piazzale Barrel per parcheggiare l’auto e entrare e uscire sulla Statale 26, cosa che da progetto sarebbe preclusa.
Criticità già presa in carico dall’amministrazione comunale, come spiega il sindaco, che si attiverà con Anas per modificare il progetto e prevedere nuovamente anche l’uscita dal piazzale, accanto all’ingresso.
Anche la vice sindaca Josianne Godioz ha espresso le iniziali perplessità di fronte a questo progetto: «poi me l’hanno spiegato e ho capito che quell’opera d’arte racconta tutta la storia di Leverogne, la nostra storia e la nostra cultura. È uno strumento nuovo per raccontare il nostro Comune».
Agile Agorà
Agile Agorà è in cantiere.
Il progetto prevede la demolizione dell’ex scuola elementare del capoluogo per lasciare spazio alla costruzione di Agile Agorà, uno spazio aggregativo di vita e lavoro polifunzionale innovativo e sostenibile, incentrato sulla co-innovazione comunitaria, sull’educazione immersiva e interattiva, con il coinvolgimento della cittadinanza e delle associazioni culturali del territorio, per rafforzare la coesione sociale, culturale ed educativa.
Il progetto prevede la realizzazione di un polo multifunzionale a servizio della comunità e del territorio, progettato come Nzeb (Nearly Zero Energy Building), con bassissimo fabbisogno energetico coperto in larga parte da fonti rinnovabili, anche autoprodotte, con soluzioni improntate alla sostenibilità ambientale, all’efficienza energetica e all’integrazione tecnologica e spazi concepiti in modo flessibile e modulare per favorire collaborazione, partecipazione e innovazione sociale.
Agile Agorà Arvier
L’Agorà accoglierà spazi di co-living e co-working, con un appartamento da tre posti letto, laboratori per la trasformazione degli alimenti per i corsi di formazione dell’Institut Agricole Régional al piano terra, postazioni di co-working e attività varie al primo piano e spazi per le associazioni del paese al terzo piano, oltre all’Agorà, appunto, una sorta di teatro gradonato, cuore dell’intervento.
Il progetto prevede inoltre la riqualificazione dell’area esterna con pavimentazione drenante per il ripristino del ciclo dell’acqua, Raingarden per il controllo delle bombe d’acqua estive, spazi per la socializzazione con giochi urbani.
Costo totale dell’intervento 3,8 milioni di euro, il cronoprogramma prevede l’abbattimento della scuola entro dicembre e l’avvio della costruzione da gennaio a luglio.
Maison Luboz
Maison Luboz, l’edificio storico nel centro del borgo di Leverogne che l’amministrazione comunale teneva in modo particolare a recuperare non vedrà la luce in questa fase.
Nell’ambito del Pnrr è stata approvata la progettazione di fattibilità tecnico economica, la realizzazione sarà fatta in un secondo tempo con finanziamenti della Regione. I fondi previsti per la sua realizzazione sono stati traslati su Agile Agorà.
A Maison Luboz, che sarà completamente recuperata nel rispetto dei materiali, del contesto del borgo nel quale sorge e della sua forma, troveranno spazio i Green Lab che accoglieranno Arpa e Fondazione Montagna con spazi di lavoro e foresteria per i ricercatori.
Investimento previsto 2 milioni 890 968 euro.
Espace T
L’Espace T già esiste, si tratta di un progetto nato in seno all’Unité Grand Paradis per il recupero dell’ex microcomunità per anziani chiusa da anni, che ospita spai di lavoro già utilizzato dai ricercatori di Fondazione Montagna Sicura e Arpa.
Il progetto prevede un ampliamento, l’allestimento degli spazi, il rifacimento dell’accesso all’edificio dal piazzale antistante la Chiesa e da Rue du Château con pavimentazione, parapetti, illuminazione e nuovi allestimenti esterni.
Museo del Futuro Alpino
Infine il Museo del Futuro Alpino che dovrà sorgere nel Castello La Mothe, il cui recupero era uno degli obiettivi strategici da cui è nata l’idea progettuale di Agile Arvier.
Un progetto però che non sarà portato avanti così come immaginato dai progettisti, ma scomposto in lotti di cui, solo una paio potranno essere effettivamente realizzati entro i tempi previsti.
Tre i lotti che saranno portati avanti (lotti A, B1 eB2) che riguardano principalmente l’accessibilità del castello anche alle persone con difficoltà di deambulazione.
Museo del Futuro Alpino al Castello La Mothe – Agile Arvier
Nell’area accanto al magazzino della Pro loco, alle spalle e i campi da padel e adiacente all’ex microcomunità ora Espace T, saranno realizzati depositi, centrale termica, biglietteria,guardaroba, bagni e una torre con rivestimento a griglia per l’ascensore che porterà al terrazzamento verde del castello.
Sono poi previsti un intervento di restauro dei due corpi del maniero e la realizzazione di passerelle esterne in acciaio che collegheranno l’ascensore all’entrata del castello.
Un ultimo lotto, C, prevede la musealizzazione del Castello La Mothe.
Come spazi espositivi saranno al momento utilizzati il deposito, gli spazi circostanti il castello e -da valutare-la cappella di Saint-Joseph adiacente, «per poter garantire la realizzazione del Museo entro i termini. Il consolidamento strutturale del castello sarà fatto solo quando avremo la sicurezza di poterlo fare, con l’impegno della Regione a trovare le risorse per il completamento dell’opera, per questo lo spazio espositivo sarà esterno al maniero» spiega Lucianaz.
«Interventi qualificanti per la nostra comunità»
Il sindaco Mauro Lucianaz ha sottolineato come questi progetti siano «interventi qualificanti per la nostra comunità, l’obiettivo è che il paese diventi attrattivo per persone che vogliano venire ad Arvier, ristrutturare i ruderi e rimanere a viverci».
«È un volano che cerchiamo di dare al nostro territorio, abbiamo dovuto trovare un modo di valorizzare i borghi dal punto di vista culturale cercando di risolvere le criticità con la sfida dei tempi strettissimi»termina Lucianaz chiedendo un applauso per la dedizione con la quale tutti gli uffici e i dipendenti hanno lavorato al progetto in questi anni.
«Rifare Agile Arvier? Sì, lo rifarei nonostante tutto» conclude.
(erika david)
