Ue verso la procedura d’infrazione per l’Italia sul golden power per le banche
Roma, 21 nov. (askanews) – La Commissione europea ha mosso il primo passo formale su una possibile procedura di infrazione a carico dell’Italia per l’uso del cosiddetto “golden power” sul settore bancario. Con un comunicato, l’esecutivo comunitario spiega di aver inviato una comunicazione di addebito alla penisola, che ora ha due mesi per rispondere ai rilievi mossi da Bruxelles. L’Italia ha fatto ricorso a questo strumento sulla tramontata offerta di UniCredit per Bpm, che nel comunicato della Ue non viene esplicitamente menzionato.
“La commissione solleva obiezioni sulla norma cosiddetta golden power, riformata nel 2022 con il governo Draghi. Sulla base delle valutazioni della sentenza risponderemo ai rilievi che ci vengono mossi nelle sedi competenti”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in merito all’apertura della procedura d’infrazione sulla normativa golden power. “Con spirito costruttivo e collaborativo faremo una proposta normativa che farà chiarezza e supererà le obiezioni. Siamo convinti che permetterà di avere un quadro di competenze condiviso”, ha concluso.
La decisione comunicata oggi dalla Commissione europea di avviare il primo passo di una procedura di infrazione a carico dell’Italia sulle regole del “golden power” nel settore bancario, riguarda la normativa stessa e non nello specifico il caso dell’intervento del governo sull’offerta di UniCredit per Bpm, che resta ancora sotto esame e su cui non è stata assunta alcuna decisione. Lo ha precisato una portavoce della commissione Ue, Arianna Podesta, rispondendo a delle domande sulla questione durante la conferenza stampa di metà giornata a Bruxelles. “In effetti sono due filoni separati: questa decisione riguarda la cosiddetta legge sul golden power, che dà ampie prerogative al governo per esaminare , bloccare e imporre condizioni alle operazioni nel settore bancario”, ha detto. “Separatemente, c’è una indagine riguardante l’articolo 21 del regolamento sulle fusioni su cui non è stata ancora presa una decisione” e che invece tocca specificamente il caso UniCredit-Bpm. “La decisione di oggi, quindi, non è relativa ad alcun caso specifico”, ha concluso la portavoce.
