Autonomia: «le altre regioni vanno avanti, noi ci limitiamo a monitorare»
Il consigliere della Lega Corrado Bellora
Politica
di Cinzia Timpano  
il 25/11/2025

Autonomia: «le altre regioni vanno avanti, noi ci limitiamo a monitorare»

In Consiglio regionale, interrogazione a risposta immediata del gruppo Lega Vallée d'Aoste e dalla consigliera Baccini de La Renaissance Valdôtaine

Autonomia: «le altre regioni vanno avanti, noi ci limitiamo a monitorare».

Si è conclusa con un’interrogazione a risposta immediata, riguardante la richiesta di maggiori spazi per l’autonomia valdostana, la mattinata dei lavori del Consiglio regionale.

Parlando del recente confronto con il ministro Roberto Calderoli e rifacendosi alle parole della senatrice valdostana Nicoletta Spelgatti, il consigliere regionale della Lega VdA Corrado Bellora ha portato la riflessione sui negoziati avviati da quattro regioni a statuto ordinario – Veneto, Piemonte, Liguria e Lombardia e sottolineando «come il percorso dell’autonomia differenziata sia entrato nel vivo».

«La legge 86/2024 ha individuato 23 materie per le quali  è possibile ampliare le competenze regionali e anche la Valle d’Aosta, attraverso le norme di attuazione, può rivendicare ulteriori ambiti di responsabilità.
Per questo chiediamo se la Regione abbia già avviato i passi necessari per aprire un negoziato con lo Stato: è il momento di tutelare e rafforzare la nostra Autonomia ma mentre le altre Regioni a Statuto speciale hanno già avviato varie interlocuzioni con Roma, la Valle d’Aosta cosa sta facendo?» – ha chiesto Bellora.

La risposta del presidente della Regione Testolin

«La cosiddetta Autonomia differenziata è prevista, per le regioni ordinarie al terzo comma dell’art. 116 della Costituzione e per quelle autonome dal primo comma dello stesso articolo 116 – ha ricordato il presidente della Regione, Renzo Testolin -.

Sono situazioni diverse con percorsi diversi, pur con dei possibili punti di convergenza e di contatto.

Guardiamo con grande attenzione all’attuazione della legge n. 86/2024 consapevoli che il percorso è appena avviato e, per il momento, riguarda quattro materie: protezione civile e professioni, previdenza complementare e integrativa, tutela della salute e coordinamento della finanza pubblica per le quali Lombardia, Veneto, Liguria e Piemonte hanno sottoscritto delle pre-intese, politicamente importanti ma che non producono effetti giuridici vincolati.

Ricordiamo poi a titolo d’esempio che la materia di protezione civile, in Valle è già di competenza regionale.

Monitoreremo con attenzione la concretizzazione delle pre-intese per capire se e in che misura vi saranno delle opportunità di miglioramento anche per l’Ordinamento valdostano e accogliamo con grande interesse l’azione del Governo italiano verso la valorizzazione delle competenze delle Regioni e degli enti locali.

Priorità all’intesa per l’eventuale revisione dello Statuto

La nostra priorità resta quella dell’inserimento del principio dell’intesa per l’eventuale revisione dello Statuto, unitamente alla definizione di tempistiche e modalità condivise e certe per la definizione e approvazione delle norme di attuazione che consentono già oggi, d’intesa con Roma, di implementare le nostre competenze attraverso la Commissione paritetica.

Sarà pertanto nostra cura verificare con gli Aassessori e con le strutture dell’amministrazione regionale le proposte di norme di attuazione su altre materie da sottoporre alla Paritetica non appena sarà nuovamente operativa» ha concluso il presidente della Regione.

La Lega non è soddisfatta della risposta

Il capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha definito la risposta «estremamente insoddisfacente».

«Le interlocuzioni con Roma non sono state avviate nonostante gli annunci del 2024; voi continuate a monitorare la situazione mentre le altre Regioni si stanno muovendo concretamente e i tempi per i passaggi parlamentari sono agli sgoccioli.

Mentre le altre regioni a statuto speciale chiedono più materie di competenza, qui ci si dichiara autonomisti ma non si fanno passi avanti» ha concluso il consigliere Manfrin.

(re.aostanews.it)