Sciopero generale venerdì 28 novembre, corteo anche ad Aosta
Sciopero generale venerdì 28 novembre, corteo anche ad Aosta.
In piazza per la pace, per i diritti, per i salari e per la liberazione della Palestina.
Per questo, venerdì 28 novembre, sarà giornata di sciopero generale.
Ad Aosta, il movimento Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni Valle d’Aosta organizza un corteo cittadino organizzato da BDS Valle d’Aosta pe denunciare le politiche di crescente militarizzazione e i tagli ai servizi pubblici fondamentali.
Secondo quanto scrive BDS VdA in una nota, il corteo si inserisce nell’ambito dello sciopero generale proclamato dall’Unione Sindacale di Base che intende riportare al centro del dibattito pubblico la necessità di investire nella pace, nel welfare e nella giustizia sociale.
32 miliardi di euro di spesa militare
«Secondo i dati dell’Osservatorio Milex, la spesa militare italiana raggiungerà quota 32 miliardi di euro, mentre continuano le riduzioni a sanità, scuola, welfare e agli investimenti sociali.
Una scelta che avviene in un Paese segnato dal calo dei salari reali, dalla precarietà diffusa, dall’aumento della povertà e dalla progressiva negazione del diritto alla casa e alla cura» scrive BDS Valle d’Aosta in una nota.
«Le politiche di riarmo e il rafforzamento di modelli autoritari, che colpiscono lotte sociali, istruzione e informazione indipendente, si accompagnano alla complicità internazionale nei confronti delle guerre in corso, in particolare del genocidio in Palestina.
Una dinamica che si riflette anche nella narrazione della crisi economica interna: crescono i lavori sottopagati e si lasciano ai grandi istituti finanziari oltre 100 miliardi di extraprofitti sottratti alla collettività» prosegue la nota di BDS VdA.
Dalla Palestina all’Ucraina, dal Sudan al Congo, fino alle tensioni con il Venezuela, l’attuale competizione globale assume sempre più un carattere militare, con l’Italia che – aumentando le spese NATO, sostenendo il riarmo europeo e fornendo armamenti – ne diviene parte attiva.
A farne le spese sono le popolazioni civili, mentre grandi gruppi industriali e finanziari traggono profitto dai conflitti.
Diciamo con forza no, è il momento di ribellarsi e rimettere al centro i bisogni reali delle persone: pace, disarmo, giustizia sociale, dignità del lavoro.
Il corteo di venerdì 28 novembre
Il corteo partirà alle ore 10 dai giardini dell’università della Valle d’Aosta.
La partecipazione è aperta a tutti.
(re.aostanews.it)
