Crosetto: lo scudo spaziale per l’Italia è irrinunciabile e non più rinviabile, costa 4,4 miliardi
AskaNews
di admin Administrator  
il 04/12/2025

Crosetto: lo scudo spaziale per l’Italia è irrinunciabile e non più rinviabile, costa 4,4 miliardi

Roma, 4 dic. (askanews) – Le minacce alla sicurezza arrivano dal da attacchi aerei, droni, dal dominio dello spazio, e dalla cyberguerra, dalla guerra cognitiva, dalla guerra ibrida che mina le istituzioni democratiche: è il quadro tracciato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, illustrando il documento programmatico pluriennale per la Difesa alle commissioni Difesa congiunte di Senato e Camera, che rilancia anche il progetto dello scudo spaziale nazionale.

“Il contesto globale in cui ci muoviamo segna una crescente e diffusa instabilità. Il Mediterraneo allargato è un’area di priorità mentre il Mediterraneo in senso stretto è cruciale per l’approvvigionamento energetico e interscambio commerciale”: lo ha ricordato il ministro della Difesa. E “la resilienza nazionale assume un ruolo fondamentale soprattutto nella protezione delle infrastrutture critiche vulnerabili ad attacchi ibridi e fisici”.

“Gli Stati Uniti stanno accelerando sul sistema Golden Dome, mentre l’Europa e la Nato comprendono più che mai come sia la terza dimensione quella da cui attenderci una minaccia fisica”, ha sottolineato Crosetto, illustrando il documento che punta l’attenzione sulla terza dimensione nel settore Difesa, ovvero l’aria e lo spazio. Ma “minacce e attacchi arrivano senza soluzione di continuità nel dominio cibernetico, della disinformazione e della guerra cognitiva e ibrida per minare le istituzioni democratiche”, ha proseguito il ministro.

“Il dominio spaziale – ha avvertito Crosetto – è sempre più centrale nello sviluppo tecnologico e presenta rischi legati allo spionaggio e al sabotaggio che possono compromettere servizi ormai indispensabili”. Il conflitto ucraino è divenuto “una ‘war of drones’ caratterizzato da un sempre più rapido ciclo di innovazione tecnologica”, ha ricordato il ministro della Difesa, sottolineando che “le tecnologie emergenti e dirompenti assumono un ruolo chiave nelle dinamiche strategiche e militari industriali e la crescente accessibilità a nuove tecnologie consente anche a soggetti ostili di acquisire strumenti avanzati a basso costo difficili da identificare e contrastare, come droni e minidroni”. Quindi, una delle priorità del programma di rinnovamento della Difesa è il “Dome nazionale, lo scudo: non è singolo sistema ma un’architettura protettiva” che garantisca “superiorità aerospaziale, difesa missilistica e in prospettiva, ma non oggi, antidrone”, ha ribadito il ministro della Difesa, aggiungendo: “È un sistema che non abbiamo mai avuto e ormai irrinunciabile, per cui è previsto un investimento di 4,4 miliardi di euro” ha proseguito, ricordando come si tratti di “una necessità che nasce dall’esperienza di quello che vediamo succedere in Israele e ogni giorno in Ucraina”.

Anche “il dominio cyber rappresenta una delle dimensioni più strategiche”, in particolare, il Ministro ha sottolineato “tre pilastri fondamentali”: la valorizzazione del dato come risorsa operativa e strategica; la connettività avanzata; e la sicurezza cyber intesa in senso pieno, con un investimento di 500 milioni di euro l’anno in parte già avviati.

“Oggi non sappiamo se l’evoluzione tecnologica quantistica non renda le attuali possibilità di difesa cyber inutili o non dia una sicurezza tale da rendere inutili gli attacchi, e questo dà l’dea del mondo in cui viviamo e la velocità che dobbiamo affrontare nel pensare alla Difesa”, ha concluso.

“L’esigenza odierna è chiara: costruire uno strumento in grado di operare in quello che si chiama multidominio, mantenendo un equilibrio nella delicata alchimia tra forze convezionali e alta tecnologia”, ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, illustrando il documento programmatico pluriennale per la Difesa.

La tecnologia “deve stare nei nostri sistemi d’arma e rappresenta l’unico vantaggio possibile nei confronti dei nostri competitor; la tecnologia non sostituisce l’uomo ma ne amplifica le capacità di forza, e ci consente di dominare i nuovi terreni di confronto”, ha concluso il ministro della Difesa.

[Il documento programmatico pluriennale per la Difesa: il dominio spaziale è sempre più centrale, ma rischi anche da guerra ibrida|PN_20251204_00014|in04 rj01| https://askanews.it/wp-content/uploads/2025/12/20251204_101619_C82E3BF8.jpg |04/12/2025 10:16:30|Crosetto: lo scudo spaziale per l’Italia è irrinunciabile e non più rinviabile, costa 4,4 miliardi|Difesa|Estero]

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