L’e-commerce e l’AI ridefiniscono il settore della moda
AskaNews
di admin Administrator  
il 04/12/2025

L’e-commerce e l’AI ridefiniscono il settore della moda

Roma, 4 dic. (askanews) – Lo shopping online non è più solo questione di carrelli virtuali: è diventato un vero e proprio ecosistema di esperienze, ispirazioni e intrattenimento. Secondo lo studio “Beyond the Cart: The Future of Online Shopping”, condotto da Zalando insieme all’istituto di ricerca Ipsos Doxa, gli italiani sono sempre più protagonisti di questa evoluzione digitale: quasi 9 su 10 (89%) acquistano prodotti di moda su piattaforme di e-commerce multibrand con un picco che raggiunge il 94% per i rispondenti tra i 25 e 34 anni. E non è solo una questione di comodità: 7 consumatori su 10 dichiarano che l’online oggi pesa molto di più rispetto a cinque anni fa nelle proprie decisioni di acquisto (69%).

Secondo la popolazione italiana, spiega una nota, le piattaforme digitali non sono solo un canale di acquisto ma un luogo di espressione personale soprattutto quando si tratta dell’acquisto di prodotti moda e beauty. Oggi, infatti, il 70% degli acquirenti ritiene che lo shopping online consenta di rappresentare meglio la propria identità, una percezione che cresce per gli adulti tra i 35 e i 44 anni (78%) e cala tra i Baby Boomer (57%). A guidare questa sensazione di libertà e auto-rappresentazione sono soprattutto l’ampia varietà di stili e brand a disposizione (25%), le funzionalità tech per l’ispirazione e le taglie (23%) e la possibilità di sperimentare look che non si proverebbero mai in un negozio fisico (22%).

L’innovazione tecnologica rappresenta per Zalando attualmente il principale catalizzatore della transizione verso un uso sempre più diffuso degli e-tailer. Le tecnologie di virtual try-on e realtà aumentata come, per esempio, i camerini virtuali, costituiscono la nuova frontiera dell’e-commerce: un terreno già familiare alle generazioni più giovani, che hanno già sperimentato queste funzionalità (67% tra gli under 25, rispetto alla media nazionale del 48%*). Un dato particolarmente significativo riguarda anche gli over 55: sebbene il 69% non abbia mai utilizzato questi strumenti, il 46% manifesta l’interesse a provarli in futuro. L’emozione prevalente di fronte a queste innovazioni è l’entusiasmo (31%), seguita a stretto giro dalla curiosità mista a una certa cautela e dalla tranquillità, segno che una parte crescente dei consumatori considera ormai queste tecnologie come parte integrante dell’esperienza di shopping quotidiana (23%).

Dopo aver trasformato il modo in cui i consumatori esplorano e provano i prodotti, la tecnologia sta ridefinendo anche il modo in cui vengono scelti. L’intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo sempre più rilevante: più di 1 italiano* su 2 (56%) dichiara infatti di considerare l’IA come alleata nello shopping online di moda ; i più giovani si dimostrano poi i più propensi: il 66% degli under 25 e il 69% della fascia 25-34 anni si affidano con entusiasmo ai suggerimenti dell’algoritmo. Sebbene emergano alcune preoccupazioni più emotive che tecniche come, la mancanza di prova propria dell’esperienza fisica (21%) e il timore di standardizzazione del gusto (16%), la percezione generale degli italiani* è più che positiva: l’IA consente di risparmiare tempo (21%, con un picco al 32% per la fascia dei più giovani), eleva l’esperienza di shopping in generale (18%), permette di ricevere raccomandazioni di stile personalizzate (18%) e di ottenere maggiori informazioni sui prodotti (14%).

Oggi i siti di e-commerce non sono più semplici vetrine virtuali, ma veri e propri curatori culturali: il 71% degli italiani* li considera una vera fonte di ispirazione e scoperta. Questo ruolo guida si riflette anche nello stile personale: per il 56% del campione, gli acquisti online influenzano la scelta dei propri look e tra questi il 43% sottolinea l’importanza del mix tra i contenuti proposti dalle piattaforme ed altre ispirazioni esterne. La brand discovery completa poi il quadro: l’80% dichiara di aver scoperto nuovi marchi grazie allo shopping online, con picchi oltre il 90% tra i più giovani, per i quali la scoperta di nuovi brand rappresenta ormai un passaggio imprescindibile dell’esperienza d’acquisto.

“La tecnologia da sola non basta: la vera innovazione nasce quando ci mettiamo nei panni dei nostri clienti e usiamo il tech e la nostra expertise per risolvere ciò che per loro conta davvero. In Zalando vogliamo guidare il passaggio verso un e-commerce emozionale, dando vita ad esperienze di shopping capaci di generare ispirazione, connessioni e personalizzazione per tutti” dichiara Eloisa Siclari, General Manager Southern Europe di Zalando.

Per quasi 1 italiano su 2 (49%) il lusso è associato alla qualità eccezionale e alla maestria artigianale come elemento distintivo principale, seguiti dalla reputazione del brand (40%) e da un’esperienza di shopping esclusiva (28%). Ma c’è un dato che sorprende e che cambia la prospettiva: per i giovanissimi il lusso non è possesso, ma narrazione e significa soprattutto storytelling autentico e heritage (30%, quasi il doppio della media del 16%). Sul fronte degli acquisti il digitale si conferma protagonista: il 79% degli under 25 ha già comprato articoli luxury online contro il 58% degli over 55, dimostrando come l’online sia un canale fortemente rappresentato negli acquisti delle categorie premium e di lusso.

Lo shopping del futuro non si farà solo online, ma dentro l’esperienza stessa. Per gli italiani, il futuro dello shopping online sarà sempre più immersivo e tecnologico: realtà aumentata e virtuale guideranno l’evoluzione del settore (33%), mentre innovazioni legate alla sostenibilità (24%) e intelligenza artificiale e iper-personalizzazione (23%) continueranno a trasformare profondamente tutta l’industry.

Nella top 3 delle funzionalità tecnologiche destinate ad avere maggiore impatto in futuro, al primo posto figurano strumenti che permettono di provare gli articoli in modo sempre più realistico – dai camerini virtuali ai virtual try-on, indicati dal 31% degli intervistati (con una leggera crescita al 36% tra gli over 55). Seguono i capi smart e connessi all’IoT (24%) e il 3D printing con la produzione on-demand di abbigliamento (23%). Tuttavia, la classifica cambia radicalmente guardando ai più giovani: per loro al primo posto si collocano gli smart fabrics (31%), seguiti dal 3D printing (28%) e dalle esperienze immersive (26%), a conferma di una sensibilità crescente verso i nuovi modelli di consumo, tra sostenibilità, innovazione e sperimentazione sensoriale.

Il futuro dello shopping non profuma solo di novità, ma di esperienze. Secondo lo studio di Zalando e Ipsos Doxa, le parole che descrivono meglio lo shopping di moda e beauty del 2030 sono: tecnologia e innovazione (39%), sostenibilità e consapevolezza (27%) e meta-luxury, (esperienze e prodotti che trasmettono lusso attraverso l’esclusività digitale e lo storytelling (26%)). Il meta-luxury conquista particolarmente la fascia 18-24 anni (40%), suggerendo che il valore dei brand non risiederà più solamente nella qualità del prodotto, in pratica ci muoveremo verso un nuovo modo di intendere il lusso, dove a brillare non è l’oggetto, ma la storia che sa raccontare. La top 3 per questa generazione è completata da tecnologia e innovazione (30%) e curiosamente, dalla sinestesia, ovvero esperienze d’acquisto multisensoriali che integrano stimoli visivi, tattili e uditivi (26% contro il 16% della media nazionale).

I risultati della ricerca mettono in luce come i siti di e-commerce multibrand siano sempre più un canale di acquisto centrale per i consumatori italiani, fungendo non solo da punto di transizione, ma da motori di innovazione, di stile e cultura. In particolare, emergono come driver chiave nell’esperienza di shopping per tutte le generazioni l’immersività e l’ispirazione.

“In Zalando lavoriamo costantemente per anticipare i trend di consumo, integrando tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata per trasformare ogni visita sulla nostra piattaforma in un’esperienza unica e coinvolgente. Il nostro obiettivo è essere non solo una destinazione per lo shopping, ma un vero punto di riferimento culturale dove esplorare, scoprire e definire il proprio stile e la propria identità, celebrando valori come la diversità e l’autenticità” afferma Eloisa Siclari, General Manager Southern Europe di Zalando.

[Lo studio di Zalando e Ipsos Doxa “Beyond the Cart: The Future of Online Shopping”|PN_20251204_00033|sp36| https://askanews.it/wp-content/uploads/2025/12/20251204_121335_91EC04AB.jpg |04/12/2025 12:13:42|L’e-commerce e l’AI ridefiniscono il settore della moda|Commercio|Cronaca, Lifestyle e Design]

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