Calcio: la disciplinare fa rigiocare Sporting-Val d’Ayas
La giustizia sportiva di secondo grado fa tornare un po’ di sorriso in casa dello Sporting Issogne. La commissione disciplinare del comitato regionale Piemonte Valle d’Aosta ha accolto il ricorso dei castellani in merito alla decisione del giudice sportivo della delegazione di Aosta, l’avvocato Paolo Sammaritani, che aveva assegnato alla squadra di Ansermé la sconfitta a tavolino nel derby con il Val d’Ayas del 18 dicembre. «E pur vero – si legge nel comunicato ufficiale numero 41 – che il giudice sportivo ha adottato le decisione impugnata (perdita della gara e ammenda di euro 50 alla società Sporting Issogne) sulla scorta del rapporto del direttore di gara, ma non ha tenuto nel dovuto conto, a parere di questa commissione, della vera causa per la quale non si è disputata la gara in questione, dando rilevanza a condotte ininfluenti. Il rapporto dellarbitro esordisce nel seguente modo: “Gara non disputata per impraticabilità del terreno di gioco (in foto la mattina della partita), in quanto lo stesso era ghiacciato. La successiva precisazione che, inoltre, gran parte di una delle due aree di rigore era innevata e che la ricorrente nulla ha fatto per evidenziare le linee di gioco che la delimitavano (circostanze poste a fondamento del provvedimento del giudice sportivo) non rileva ai fini della disputabilità o meno della gara in quanto il terreno di gioco sarebbe in ogni caso rimasto impraticabile in quanto ghiacciato come sottolineato dallo stesso direttore di gara nel suo rapporto. La commissione ritiene, pertanto, che non possa ascriversi alcuna responsabilità alla reclamante per la mancata disputa della gara dipesa da fattori atmosferici ovvero da cause indipendenti dalla volontà della società ospitante». La partità verrà quindi recuperata domenica 5 febbraio. «Ha sbagliato alla grande il giudice sportivo – commenta soddisfatto Sergio Ansermé -. Quando ho avuto il rapporto dell’arbitro per scrivere il ricorso, ho capito che a Torino ci avrebbero dato ragione, perché il direttore di gara aveva scritto una cosa e il giudice sportiva ne aveva decisa un’altra. D’altronde già durante il sopralluogo che avevo fatto con l’arbitro quando è arrivato al campo, mi aveva detto le stesse cose che poi ho letto sul suo rapporto. Mi fa ridere che l’allenatore del Val d’Ayas abbia detto che con un po’ di buona volontà la partita si sarebbe potuta giocare: la buona volontà ce la mettiamo sempre, da anni, per divertirci e per far divertire i nostri ragazzi, solo per passione, visto che noi non prendiamo soldi».
Nulla da fare, invece, per il Corrado Gex, il cui ricorso contro le tre giornate di squalifica rimediate da Gianluca Vigon durante la partita con il Vallorco è stato dichiarato dalla disciplinare inammissibile in quanto pervenuto dopo i sette giorni dalla pubblicazione del comunicato ufficiale.
(d.p.)