Sanità: operatori socio-sanitari a Palazzo chiedono certezze
Una delegazione in Consiglio Valle vuole oltre alle parole e i fatti
Una delegazione di una trentina di operatori socio-sanitari si è presentata a Palazzo regionale, dove è in corso l’ultima seduta del Consiglio Valle della XIV legislatura, per avere ulteriori conferme sul destino del loro contratto. «Sappiamo della decisione del Comitato per le politiche contrattuali, ma noi non abbiamo ancora certezze» puntualizza Patrizia Pradelli.
Di ieri le garanzie
E’ di ieri la notizia che il Comitato per le politiche contrattuali ha emanato la direttiva per la ridefinizione delle linee giuridiche ed economiche volte alla valorizzazione delle figure professionali che operano, in ambito socio-sanitario, in favore dei servizi alla persona (Oss). E’ quanto emerso durante una riunione alla presenza del Presidente della Regione, Laurent Viérin, e dell’Assessore alla Sanità e politiche sociali, Luigi Bertaschy.
La direttiva
La direttiva prevede «il riconoscimento nell’ambito contrattuale di una nuova categoria speciale di inquadramento professionale per tali figure» e verrà trasmessa nei prossimi giorni al Comitato regionale per le relazioni sindacali per il recepimento e la conseguente fase contrattuale per l’applicazione.
Così a gennaio
La qualifica di Operatore socio sanitario (Oss) era stata recepita da parte dell’assessore regionale alla sanità e politiche sociali, Luigi Bertschy e del presidente del Cpel, Franco Manes, nella piattaforma contrattuale valdostana consegnata al Comitato per le relazioni sindacali. A riferirlo erano stati a gennaio i sindacati Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl. «Finalmente, dopo anni, – avevano commentato – andiamo nella direzione di dare risposte alle numerose richieste delle operatrici del settore in relazione al riconoscimento della qualifica Operatore socio sanitario». Inoltre, spiegano le sigle, «anche il percorso scolastico, in futuro, verrà reso spendibile in tutti i settori».
(danila chenal)