Mouv, Massimiliano Pegorari è il nuovo presidente
Ma il movimento è diviso
Massimiliano Pegorari è il nuovo presidente di Mouv, ma per pochi voti. Lo ha deciso ieri sera, lunedì 10 giugno, l’Assemblea del movimento.
Pegorari sostituisce Mauro Caniggia Nicolotti, colui che queste nuove elezioni le aveva richieste «dopo che tre mesi avevo rassegnato le dimissioni a causa di vedute differenti all’interno del movimento. Elezioni alle quali mi sono candidato nuovamente per la presidenza».
Già membro del Consiglio di Mouv’, Pegorari (detto Fix), 40 anni di Hône, è laureato in Giurisprudenza a Padova e svolge l’attività di consulente patrimoniale nel ramo assicurativo, oltre a proseguire l’attività di studioso.
«Ringrazio per la fiducia e mi impegno a dare il mio apporto positivo alla crescita di MOUV’ – commenta il neo presidente -. Ritengo che il nostro movimento possa svolgere un ruolo costruttivo per un autonomismo capace di proporre una politica economica trasparente e liberale in un momento di gravi divisioni nel Consiglio regionale che ricadono sul tessuto produttivo valdostano»
«Oltre ad una rinnovata spinta organizzativa e ad una maggior presenza territoriale, credo sia nostro compito lavorare per una Autonomia più efficace nel segno dell’onestà, della competenza e della capacità di mediazione», conclude Pegorari.
Assemblea divisa a metà
Mauro Caniggia Nicolotti, la cui carica di presidente sarebbe scaduta nel 2020, dopo aver rassegnato le dimissioni tre mesi fa, era rientrato in carica, ma solo per il tempo utile ad andare a nuove elezioni. Ieri sera l’assemblea ha eletto («con una maggioranza risicatissima», dice Caniggia Nicolotti) Pegorari.
Maggioranza risicata che sembra non aver risolto i problemi di vedute differenti sui temi che avevano provocato le dimissioni di Caniggia Nicolotti.
(l.m.)