Carceri: il garante della VdA auspica più attività formative a Brissogne
Così nel messaggio di inizio anno Enrico Formento Dojot, Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Valle d'Aosta
E’ incentrato sulla necessità di far nascere e di sviluppare “attività formative e lavorative” rivolte ai detenuti della casa circondariale di Brissogne il messaggio di auguri per il nuovo anno di Enrico Formento Dojot, Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Valle d’Aosta.
Formento Dojot evidenzia l’importanza per l’istituto valdostano «di operare per la creazione di lavoro, interno ed esterno». «Su questo punto – spiega – molti di voi da tempo segnalano carenze». Secondo il garante «è proprio durante il duro periodo di restrizione che si pongono le basi per il futuro reinserimento nella società, attraverso l’acquisizione di conoscenze che possono dare uno sbocco una volta usciti dall’Istituto».
Il messaggio
«Ogni inizio di nuovo anno porta con sé, necessariamente, aspettative e sentimenti contrastanti. Da una parte, l’incertezza per un futuro sempre meno delineato. Dall’altra, l’attesa di ciò che di positivo ci sarà. Sono le classiche due facce della stessa medaglia.Vorrei concentrarmi su questo secondo aspetto. Per alcuni di voi sicuramente si spalancheranno finalmente le porte verso la vita libera, per altri si prospetterà, ancora, la permanenza in carcere. Situazione, quest’ultima, che può indurre malinconia, se non sconforto. Ma è proprio durante il duro periodo di restrizione che si pongono le basi per il futuro reinserimento nella società.
Questo obbiettivo può essere raggiunto con il concorso di due condizioni, entrambe imprescindibili.La prima risiede nella vostra volontà di apprendere e di trasformare la detenzione in qualcosa di effettivamente fruttuoso. E su questo punto, non ho particolari dubbi sulla vostra partecipazione, di cui molto spesso avete dato esempio concreto e fattivo. La seconda condizione riguarda la capacità della Casa circondariale di Brissogne di operare per la creazione di lavoro, interno ed esterno. Su questo punto, molti di voi da tempo segnalano carenze. Auspico, insieme a voi, che nascano e si sviluppino attività formative e lavorative, utili per vivere nel modo migliore il periodo di detenzione e con la finalità di assicurarvi un futuro degno e confacente alle vostre attitudini. Auguro a voi e alle vostre famiglie un sincero e sereno 2020».
(re.newsvda.it)