Coronavirus, lettera aperta dei commissari agli abitanti di Saint-Pierre
I componenti della commissione straordinaria di Saint-Pierre si rivolgono agli abitanti per trasmettere vicinanza durante l'emergenza da Coronavirus
Coronavirus, lettera aperta dei commissari agli abitanti di Saint-Pierre.
Il ruolo del sindaco
Come detto più volte i sindaci sono le sentinelle del territorio, i punti di riferimento di una comunità, i primi cittadini appunto. In periodi di emergenza come quello che stiamo vivendo, spesso sono un importante anello di congiunzione con le persone in isolamento, per esempio, e il resto della comunità.
Ma quando questa figura, istituzionale e non solo, viene a mancare?
L’assenza di un sindaco
E’ il caso di Saint-Pierre dove, in seguito alle vicende legate all’operazione Geenna, è stato sciolto il Consiglio comunale e nominata una commissione straordinaria, insediatasi il 13 febbraio 2o2o, a occuparsi del Comune.
I commissari, Claudio Ventrice, Giuseppe Zarcone e Diego Dalla Verde, hanno voluto rivolgersi alla popolazione di Saint-Pierre per far sentire la loro vicinanza e la loro presenza, anche in questo momento difficile.
La lettera aperta è stata pubblicata ieri, mercoledì 25 marzo, sulla home page del sito del Comune. La potete trovare leggere qui, mentre qui sotto ne riportiamo alcuni estratti.
Lettera aperta dei commissari
Nel loro scritto i commissari fanno riferimento all’emergenza da Coronavirus e si rivolgono agli abitanti in quanto «non c’è stato il tempo di conoscerci direttamente vista l’esplosione dell’emergenza COVID».
La commissione tiene a sottolineare che «i casi che si verificano sono sotto controllo dell’Autorità Sanitaria e che il Comune, dal canto suo, ha già predisposto secondo le indicazioni della protezione civile nazionale e regionale tutte le misure di “supporto” alla popolazione eventualmente necessarie».
Dai commissari l’impegno a «tenervi aggiornati il più possibile su quello che succede e su quello che occorre fare per superare questo brutto momento» e la richiesta di «scusare qualche ritardo o qualche “mancanza” … cercate di comprendere che anche chi è dall’altra parte della scrivania, vive il difficilissimo periodo che stiamo passando esattamente come voi e, nonostante ogni sforzo per fare bene, oggi più che mai, incontra difficoltà nel lavoro, nelle comunicazioni, negli spostamenti e in ogni semplice attività che sino ad un mese fa si svolgeva in modo pressoché automatico e scontato».
L’appello è di rispettare «con il massimo rigore le misure di contenimento che sono state adottate dal Governo e dalla Regione».
I commissari puntano il dito contro i comportamenti irresponsabili, le uscite «ogni giorno per la spesa», la «passeggiata perché siamo stressati», le uscite «più volte al giorno, per portare il cane a passeggio non nei pressi di casa nostra, come sarebbe giusto, ma a chilometri di distanza e rientriamo dopo due ore perché anche il cane, nonostante abbia il suo cortile, è stressato?!»
«Ora non è più il momento di scherzare, di sottovalutare, perché così si gioca sulla pelle di tutti – scrivono i commissari – . Siamo pienamente consapevoli del senso di solitudine, di disagio e anche di incertezza riguardo al futuro che molti di noi stanno vivendo, ma ora, più che mai, è importante, anzi è necessario mettere in pratica tutte le misure di comportamento che fino ad ora sono state adottate, prima di tutto LO STARE IL PIU’ POSSIBILE A CASA!»
«Vi preghiamo di non prendere i richiami ad un maggiore senso di responsabilità che avete potuto leggere in questa nostra lettera come un rimprovero ma semplicemente come un incentivo a fare sempre meglio perché oggi è in gioco il futuro di tutti».
Un messaggio di speranza nella conclusione: «Con la collaborazione e il buon senso di tutti, siamo certi che ne usciremo e che TUTTO ANDRA’ BENE!!!!! NON MOLLIAMO ….. E RICORDIAMOCI DI RISPETTARE TUTTE LE MISURE ADOTTATE!!!»
(e.d.)