Coronavirus, Rete Civica: urge un governo di emergenza
Secondo il movimento politico, tutte le forze politiche devono partecipare
Un Governo di emergenza. Lo chiede Rete Civica alla luce della «situazione di emergenza sanitaria ed economica in Valle d’Aosta che è gravissima», si legge in una nota.
La proposta di Rete Civica è di dare vita nelle prossime settimane ad un Governo di emergenza a cui concorrano tutti i gruppi del Consiglio regionale e che sorregga la Valle d’Aosta fino al termine dell’emergenza.
«In questa drammatica situazione è dovere delle forze politiche, tutte, abbandonare le polemiche, deporre le contrapposizioni, accantonare le divergenze, assumere comuni responsabilità e remare insieme nella stessa direzione per la durata dell’emergenza.», sottolinea Rete Civica.
Per Rete Civica «occorre che tutti concorrano, con senso di responsabilità, a nominare organi esecutivi unitari, che possano fronteggiare l’emergenza economica e sociale nei diversi settori produttivi e formativi, e a livello familiare. E’ di vitale importanza per tutti i cittadini valdostani avere una Giunta regionale al completo, ed espressione di un’azione concorde di tutto il Consiglio, che oltre alla gestione dell’emergenza sanitaria possa assumere le decisioni essenziali e necessarie alla ripresa socio-economica».
Rete Civica sottolinea come «l’emergenza sanitaria ed economica rischia di precipitare a causa della concomitante crisi istituzionale. Per la prima volta da quando esiste l’Autonomia, il Consiglio regionale è stato sciolto anticipatamente a neppure due anni dalla sua elezione e la regione si trova ora governata da organi esecutivi nominati nel dicembre 2018, in un contesto totalmente differente, espressi soltanto da metà del Consiglio e per di più falcidiati dalle dimissioni, attualmente senza un presidente effettivo e privi di due assessori».
La procedura per la nomina
Rete Civica rileva che «la procedura per giungere alla nomina della Giunta non può che essere inedita come inedito è stato il Decreto del Presidente della Regione del 23 marzo 2020, che ha rinviato a data da destinarsi le elezioni regionali. Tale procedura può essere seguita se c’è concordia fra tutti i gruppi consiliari e se è concertata con il Governo nazionale. E’ infatti nei poteri del Consiglio regionale, pur persistendo la sua situazione di scioglimento, riunirsi per motivi urgenti ed indifferibili e compiere atti indispensabili per far fronte alla grave situazione».
(re.aostanews.it)