Coronavirus. Albert Lanièce: «importante non abbassare la guardia»
Plauso del senatore valdostano al sistema sanitario valdostano
Coronavirus. Albert Lanièce: «importante non abbassare la guardia». Così nel suo intervento in aula il senatore dell’Union valdôtaine e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie nel corso dell’informativa con il Ministro della Salute Roberto Speranza.
La sanità funziona
«Il servizio sanitario sta fornendo una prova eccezionale davanti a un’emergenza imprevedibile e che avrebbe mandato in crisi qualsiasi sistema sociosanitario del mondo. Certo, ci sono stati dei ritardi e delle inefficienze; strada facendo anche la politica ha trovato la giusta strategia gestionale. Adesso l’importante è continuare su questa strada, con professionalità e il rigore che la situazione richiede». «L’emergenza ha fatto emergere un nuovo modello sanitario, non più pensato per patologia ma in dipartimenti distinti per intensità di cura e complessità assistenziale. È diventata evidente l’importanza della medicina territoriale e della telemedicina, che sarà sempre più strategica per gestire una sanità territoriale, in modo più efficace e funzionale rispetto a realtà difficili come i territori di montagna».
Ha proseguito in aula. «Tutte indicazioni per il dopo, quando si dovrà procedere a una riforma dei servizi socio-assistenziali, con l’obiettivo di migliorarne l’efficacia nella gestione di situazioni così complesse e difficili. Questa emergenza non sarà l’ultima e noi dobbiamo farci trovare preparati, a cominciare dalle forme di prevenzione primaria come i vaccini, alla promozione di stili di vita sani. Ma oggi dobbiamo evidenziare lo straordinario lavoro dei medici, degli infermieri, della protezione civile, dei volontari e di tutti coloro che garantiscono servizi essenziali e beni di prima necessità. E non dobbiamo perdere la determinazione e la disciplina che la stragrande maggioranza dei cittadini hanno dimostrato in queste settimane. A loro il ringraziamento più sentito. Siamo sulla giusta strada, non disperdiamo quanto di buono è stato fatto fino a questo momento».
(re.aostanews.it)