Dal lutto alla ripartenza: la farmacia Repetto di Saint-Vincent estende l’orario di apertura
In seguito al contagio e, poi, alla morte, del dottor Lorenzo Repetto, il presidio era rimasto chiuso dal 13 al 31 marzo
Dal lutto alla ripartenza: la farmacia Repetto di Saint-Vincent estende l’orario di apertura. Il presidio era stato chiuso il 13 marzo, quando il dottor Lorenzo Repetto era risultato positivo al Coronavirus. Repetto, in seguito all’aggravarsi delle proprie condizioni, è morto nella serata di mercoledì 18 marzo. Aveva 64 anni.
La farmacia aveva riaperto lo scorso 1° aprile, solo al mattino. A partire da questa settimana, aprirà anche in orario pomeridiano, sempre a battenti chiusi per rispettare le norme imposte dai D.P.C.M. delle scorse settimane. Dal lunedì al sabato, il presidio sarà aperto dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.
«Grazie a chiunque abbia contribuito a farci tornare operativi»
«Sono sicuro che papà sia orgoglioso di come ci siamo comportati. La notizia che la farmacia ha riaperto è stato un piccolo segnale di speranza per tutti». A dirlo è Nicola Repetto, figlio di Lorenzo, a Gazzetta Matin in edicola lunedì 6 aprile.
Nicola Repetto è tornato al lavoro assieme al fratello Matteo. «Ce l’abbiamo messa tutta per riaprire il prima possibile. Ci sono state diverse complicazioni burocratiche e prima di mercoledì non ce l’abbiamo fatta. Appena riusciremo, aumenteremo l’orario» aveva aggiunto. Così, dopo due settimane con orario ridotto, la farmacia è tornata operativa anche al pomeriggio.
«Ogni giorno che la farmacia era chiusa aumentava il dolore, in 32 anni non era mai successo che non venisse aperta per così tanti giorni. Vorrei ringraziare di cuore la comunità di St-Vincent e della zona, ho trovato un sacco di persone disponibili ad aiutarci. Grazie a chiunque abbia contribuito a permetterci di tornare operativi. Non li cito, perché finirei per dimenticare qualcuno. Un grazie va anche ai colleghi (in particolare a Marco Pagnini di Châtillon) che hanno sopperito alla nostra assenza con un surplus di lavoro. Ci tengo, infine, a ringraziare i medici della rianimazione che hanno seguito mio papà e tutti gli altri dottori che si sono interessanti, magari soltanto con una telefonata e una parola» ha poi concluso Repetto.
(d.p. – tho.pi.)