Zona rossa: condannati dai dati, Valle d’Aosta al primo posto per contagi e ricoverati
Ammessi i ritardi nell'invio dei dati al Cts; implementato il servizio di contact tracing
Zona rossa: condannati dai dati, Valle d’Aosta al primo posto per contagi e ricoverati.
Ritardo nell’invio dati
«Ci sono stati dei ritardi nella trasmissione dei dati; sono stati implementati i servizi di contact tracing di 11 persone; sì abbiamo inviato dati incompleti e un po’ in ritardo ma non è questa l’unica ragione per la quale siamo stati classificati in zona. Oggettivamente i dati non sono buoni». Così in aula consiliare l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse.
Tristi primati
«Effettivamente abbiamo avuto problemi legati al cantact tracing che ha ricadute; finalmente stiamo riuscendo a dare risposte a quelle persone che stavano aspettando il tampone di guarigione. Altri dati sono incontestabili». Conferma il presidente Erik Lavevaz i dati diffusi dal rapporto Gimbe sulla diffusione del coronavirus che vede la Valle d’Aosta al primo posto per contagi e ricoverati.
In dettaglio: i casi positivi ogni 100.000 abitanti sono saliti a 1.631 (693 media nazionale); i ricoverati con sintomi ogni 100.000 abitanti sono 135,3 (35); i ricoverati in terapia intensiva ogni 100.000 abitanti sono 10,3 (media nazionale 3,7).
Migliorano invece altri indicatori, tra cui: l’incremento dei casi positivi è stato del 31,7% (media nazionale 34,5%); i casi testati ogni 100.000 abitanti sono stati 1.471 (media nazionale 1.355).
«Non dobbiamo, tuttavia, mettere al centro della discussione esclusivamente i dati».