Consiglio Aosta: opposizione diserta la quarta commissione
Gesto di protesta di Paolo Laurencet e Sylvie Spirli, dopo la discussione fiume di martedì; nel pomeriggio comunicato congiunto da Lega, Forza Italia e Rinascimento VdA
Gesto di protesta dalle opposizioni del Consiglio comunale di Aosta, che hanno deciso di disertare la quarta commissione.
La decisione
Dopo la maratona di ieri, che ha sviscerato i capitoli principali del bilancio di previsione 2021-2023 che sarà approvato la prossima settimana in Consiglio, arriva l’Aventino per Paolo Laurencet (Forza Italia) e Sylvie Spirli (Lega).
Il motivo
Alla base della scelta, un problema legato ai tempi troppo ristretti per le opposizioni, lamentato già nella maratona di martedì, nonché un atteggiamento non certo accomodante da parte della maggioranza.
La spiegazione è arrivata poi nel tardo pomeriggio in un comunicato congiunto di Rinascimento VdA, Lega e Forza Italia.
Le opposizioni
«È stata una manifestazione di protesta forte, ma necessaria – sottolineano i gruppi -. Non è ammissibile che la maggioranza, dopo aver tergiversato per mesi sulla predisposizione del Bilancio e nonostante i nostri ripetuti appelli, ora voglia sostanzialmente mettere il bavaglio al confronto politico sul documento economico-finanziario più importante dell’anno. Per fare in fretta, non mette di fatto l’opposizione nelle condizioni di poter lavorare e di fare proposte».
Secondo le minoranze, il governo cittadino vuole «mascherare la sua totale mancanza di idee per la città», come dimostrerebbero i lavori della commissione, nella quale gli assessore competenti «hanno affermato di volere puntare su iniziative già organizzate da anni».
«Un po’ pochino – secondo le minoranze – per chi continua a ergersi, a parole, a paladino della rigenerazione urbana e della cultura del bello».
E concludono. «Non ci resta che promuovere il democratico confronto politico in Consiglio. Se qualcuno non avesse aspettato l’ultima data utile per portare in discussione il Bilancio, forse non saremmo arrivati a questo punto; chi ha dormito su questo dossier non siede di certo tra i banchi dell’opposizione».
Le repliche in commissione
Ovviamente non sono mancati i commenti da parte dei commissari.
«Nonostante le difficoltà esterne – commenta Paolo Tripodi (Pcp) -, con questo documento di programmazione cercheremo di dare le giuste risorse per la fase gestionale del bilancio. Dispiace, però, constatare l’assenza della minoranza, che in questa sede avrebbe avuto modo di dibattere e confrontarsi in maniera democratica».
Il presidente di commissione, Franco Proment (Uv), si accoda.
«Con tutte difficoltà del momento – dice – è chiaro il nostro sforzo di garantire tutti i servizi fin qui erogati».
Caustico, come sempre, Antonio Crea (Pcp). «La base della democrazia è il confronto e, anche se non condivido alcuni atteggiamenti, si potrebbe pensare, in Consiglio, di lasciare spazio al dibattito per permettere alla minoranza di esprimere il proprio punto di vista – evidenzia -. Comunque sono sorpreso, ma sicuramente non mi strapperò gli abiti».
Chiude il cerchio la vice sindaca Josette Borre.
«Durante la seduta del bilancio i tempi sono comunque ampliati – conclude -. Credo nella democrazia, ma credo ancor più che sia un peccato la mancata presenza. Sottolineo che, nonostante le accuse, abbiamo dedicato un’intera giornata al Dup e un’intera mattinata all’esposizione dei numeri. Peccato che non partecipando la minoranza non potrà relazionare sulla discussione; è un aspetto che avrebbe arricchito il dibattito».
(alessandro bianchet)