Sanità: Pcp rilancia sul vecchio o nuovo ospedale, è scompiglio in maggioranza
Riapre il dossier sulla questione e chiede se esista uno studio comparativo
Sanità, ampliamento dell’ospedale Parini: Pcp getta scompiglio in maggioranza. E’ di ieri la conferma da parte dell’assessore alla Sanità Roberto Barmasse che il Parini sarà ampliato e ristrutturato ed è scompiglio in maggioranza. Pcp – secondo quanto emerso dal tavolo sanità – rilancia sulla questione ospedale vecchio o nuovo.
Il quesito principe
«Quale studio è stato fatto per valutare semplicemente se in termini di investimenti, ammortamenti, mantenimento e caratteristiche del sito convenga, oggi, costruire un nuovo ospedale destinando il Parini ad altri scopi oppure ristrutturare il Parini aggiungendo ad esso una parte nuova, sul sito archeologico» chiede Pcp e decreta: «Questo è il dato risolutivo, da chiedere con immediatezza, oggi, con la considerazione della nuova situazione dell’area. Perché privarci di questo dato essenziale, anche per qualsiasi giustificazione di spesa pubblica, che darebbe certezza e maggiore condivisione alla scelta da parte della popolazione, assieme all’illustrazione pubblica e puntuale del progetto, eliminando finalmente ogni polemica?».
A precedere il quesito alcune riflessioni dalle quale si intuisce che nuovo (ospedale) sarebbe meglio.
Il guerriero celtico
Il trascorrere del tempo, materializzatosi nel ritrovamento del sito archeologico di enorme prestigio, ha reso ancora più complicata la progettazione, che infatti dovrà essere compatibile col sito, così come la pandemia e la crisi del sistema sanitario territoriale hanno evidenziato la necessità di affrontare il problema non di fretta in termini seri di efficacia, economicità ed efficienza del servizio.
Nuove tecnologie
Consideriamo che negli anni, inoltre, sono nate nuove tecnologie, anche in edilizia, che permettono non solo meno inquinamento ma un enorme risparmio energetico, che impatta notevolmente sulla riduzione delle spese correnti che sempre più diventeranno di difficile gestione e dovranno quindi essere ottimizzate al massimo. Un edificio non deve solo essere costruito, ma anche mantenuto, e se la cosiddetta ala nuova risponderà a tali criteri in quanto nuova costruzione, sempre se fattibile rispetto al sito, resta il corpo originale del Parini da considerare e i collegamenti tra i due.
Ci sembra ridondante rispiegare in questa sede le ragioni di carattere tecnico relative agli spazi, all’accessibilità, alla dotazione degli impianti, alla sicurezza, alla resilienza delle nuove strutture che ci avevano portati, come tanti altri addetti ai lavori che vivono l’ospedale quotidianamente, a prediligere la costruzione di un nuovo edificio.
Pur apprezzando lo sforzo di apportare delle modifiche migliorative al progetto, quali l’ipotesi di accesso con l’elicottero, indispensabile nel nostro territorio, in una situazione certamente non facile, e considerando che, naturalmente, un presidio ospedaliero nuovo o ristrutturato è in ogni caso un miglioramento per la nostra sanità, riteniamo che siano prioritarie le audizioni delle parti sociali in commissione, che vivono quotidianamente i problemi dell’ospedale.
(re.aostanews.it)