Omicidio Gilardi: nessun iscritto nel registro degli indagati
Sono stati interrogati fino alle prime ore del mattino e nuovamente nella tarda mattinata di oggi Cinzia Guizzetti, classe 1964, titolare di un bar in via sant’Anselmo, ad Aosta e il marito Armando Mammoliti, classe 1966, artigiano edile, residenti a Charvensod. E’ stata Cinzia Guizzetti, amica di Gilardi a ritrovare ieri il corpo massacrato dell’uomo, intorno a mezzogiorno e mezzo. Non ci sono nomi iscritti sul registro dei reati – hanno precisato gli inquirenti. Secondo indiscrezioni non confermate, nel mezzo di lavoro di Mammoliti, sarebbe stato rinvenuto un fazzoletto sporco di sangue, al momento repertato e sul quale lavorano gli agenti della polizia scientifica. I poliziotti avrebbero anche repertato utensili da lavoro che Mammoliti tiene nel pick up che normalmente l’uomo utilizza per lavoro.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il rapporto tra i coniugi Mammoliti era molto teso; qualcuno indica la Guizzetti come nuova compagna di Gilardi già da qualche tempo.
Tra i vicini di casa e amici, ancora sgomento e incredulità. «Com’è possibile ammazzare come una bestia un uomo buono e gentile come Giuliano – dice tra le lacrime una vicina di casa. Il nostro pensiero va alla povera Stefania (la figlia di Gilardi, ndr), ci stringiamo a lei in un abbraccio e speriamo che gli inquirenti assicurino alla giustizia l’assassino»
Intanto, stamattina, il medico legale Mirella Gherardi ha effettuato l’autopsia sul povero corpo di Gilardi. Sarebbe stato un colpo sferrato al torace e che ha lesionato il cuore, quello fatale per Gilardi, colpito ripetutamente alla schiena e poi su braccia e mani. L’assassino potrebbe aver prima tentato di stordire l’uomo con un oggetto pesante, poi avrebbe cominciato a colpirlo con inaudita violenza.
(c.t.)