E’ morto Pietro Savoretti, fu l’artefice dello sviluppo di Courmayeur
L’imprenditore Pietro Savoretti, protagonista ello sviluppo turistico di Courmayeur, dove contribuì alla creazione della società della Val Veny, è morto ieri a Ginevra all’età di 91 anni. La passione di Savoretti per la località turistica del Monte Bianco risale agli anni Sessanta. Da allora la gran parte del suo tempo libero e dei suoi risparmi sono dedicati allo sviluppo turistico di Courmayeur, che la consacreranno come una delle capitali dello sci e una delle più prestigiose mete vip delle Alpi. «Con la morte di Savoretti – ha detto il presidente della Regione Augusto Rollandin – la Valle d’Aosta perde uno dei suoi più affezionati frequentatori, un imprenditore coraggioso e capace di grandi slanci, che ha curato per trent’anni i rapporti delle maggiori industrie italiane, private e pubbliche, col governo di Mosca e che ha fatto di Courmayeur la sua meta preferita per quella tranquillità e serenità che le nostre montagne sanno trasmettere».
La carriera imprenditoriale di Savoretti debutta nel dopo guerra con la creazione delle società Trivellazioni e Sondaggi e della Novasider. Dal 1952 comincia a rappresentare aziende italiane ed estere in Urss. Nel suo portafoglio Fiat, Olivetti, Sant Andrea, Innocenti, Eni, Fata, Lamberton, Pirelli, con all’attivo 58 stabilimenti industriali costruiti.