Pirogassficatore, rissa a suon di comunicati
Mentre il Comitato del “Sì” al referendum del 18 novembre sul pirogassificatore invia al ministro per l’Ambiente, Corrado Clini, una lettera di replica a quanto scritto dallo stesso qualche settimana fa alla giunta regionale, Alpe si dice «inquietato dalla totale mancanza di rispetto e la fretta nell’assegnare l’appalto per la costruzione del pirogassificatore». Per Alpe «il governo regionale, in questo modo, ha confermato la totale chiusura nei confronti di una
rilevante parte della popolazione valdostana che ha chiesto a gran voce il referendum. Pare proprio che il valore della democrazia non sia di casa per il Presidente della Regione, che dovrebbe essere garante dei diritti di tutti i cittadini, anche di quelli dei 7 mila firmatari della proposta di legge che, secondo la prassi e le regole democratiche, sarà loggetto del
quesito referendario».
Alpe ricorda che «che attraverso i suoi consiglieri regionali, aveva richiesto alla Giunta, già nellautunno 2011, la sospensione di ogni attività amministrativa connessa con la costruzione e laffidamento di servizi, ritenendo prudente in ordine agli interessi economici della stessa Regione non dare corso ad eventuali ulteriori attività amministrative in attesa della pronuncia dei cittadini attraverso il Referendum».
Non si fa attendere la replica dell’assessore regionale all’Ambiente, Manuela Zublena (foto), la quale spiega che «in realtà si tratta di un provvedimento dirigenziale che segue liter previsto dalla normativa sui lavori pubblici che stabilisce, tra laltro, che laggiudicazione provvisoria sia comunque approvata entro i trenta giorni dallaggiudicazione da parte della commissione di gara. Laggiudicazione provvisoria, così come sottolineato in Consiglio regionale nella seduta in cui si discusse sul referendum, non impegna comunque la stazione appaltante, il che dimostra che non vi è da parte della Giunta regionale nessuna volontà di boicottare il referendum».
Stizzita, l’assessore conclude che «sconcertante, come al solito, è pertanto la superficialità e lapprossimazione di dichiarazioni e commenti da parte di chi dovrebbe conoscere le procedure e non interpretarle e falsarle in base alle proprie necessità».
E ad alimentare il clima rovente, che ogni probabilità accompagnerà i valdostani fino al 18 novembre, ci penserà questa sera il gruppo dei Giovani comunisti, che alle 21 nella saletta dell’Hotel des Etats, ad Aosta, presenterà un dossier dal titolo eloquente “Gli intrecci economici e politici nel referendum sul pirogassificatore in Valle d’Aosta”. Il dossier sarà illustrato da Alessandro Pascale, coordinatore regionale dei Giovani comunisti e da Davide Migliaccio. Parteciperanno Rosy Rinaldi, responsabile nazionale ambiente di Rifondazione Comunista e Francesco Lucat, segretario regionale.
(l.m.)