Fallimento Biellese: due mesi di squalifica a Mirko Monetta
Dopo i patteggiamenti, di lieve entità, sono arrivate le squalifiche, alcune pesantissime, che hanno così chiuso il processo sportivo per il fallimento della Biellese. Il presidente Older Tescari si è visto infliggere dalla commisione disciplinare nazionale cinque anni di inibizione, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC, oltre a un’ammenda di 50.000 euro. Orazio Buda, ex portierone dell’Aosta degli anni ’90, e all’epoca dei fatti direttore generale dei lanieri, è stato invece inibito per tre anni. Tra i giocatore deferiti che non hanno richiesto il patteggiamento, il valdostano Mirko Monetta (foto), attuale mister del Quinci.Tava. in Prima Categoria, ha subìto due mesi di inibizione e 5.000 euro di multa per aver percepito in nero 19.382 euro. Tra i volti noti del calcio rossonero, da segnalare che i due ex giocatori del Valle d’Aosta Manuel Lunardon e Manuel Brollo hanno ricevuto la medesima pena di Monetta: i loro rimborsi in nero ammontavano rispettivamente a 38.080 e 43.740 euro. La Biellese ha avuto 20 punti di penalizzazione e un milione di euro di multa. Dalle indagini svolte dalla procura della Repubblica di Biella, è emerso con in tre stagioni sportive, il club bianconero aveva corrisposto ai suoi giocatori compensi in nero per un milione e mezzo di euro: 570.658,98 nel 2006/2007, 567.642,20 nel 2007/2008 e 445.453,00 nel 2008/2009.
(d.p.)